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La stagione 1988/1989: il Cagliari riparte dall’Amsicora e risorge con Orrù, Longo e Ranieri  

Prosegue il nostro cammino che ci porterà a toccare tutte le tappe più importanti dei cento anni della storia rossoblù: la rinascita e il ritorno in Serie B nello stadio dello scudetto

Dopo lunghi anni di cocenti delusioni e amarezze, anche per il Cagliari ritorna a splendere il sole. Scampato il pericolo C2, la dirigenza rossoblù, capitanata dal presidente Tonino Orrù e dal direttore sportivo Carmine Longo, decide di puntare dritto su di un tecnico giovane, totalmente sconosciuto, ma che evidentemente aveva colpito per le sue caratteristiche: quel Claudio Ranieri, allora 37enne, ex del Campania Puetolana, arrivò in Sardegna tra lo scetticismo generale, per andarsene poi tre anni dopo da imperatore.

IL MERCATO. In difesa la vera novità è rappresentata da Giovannelli, ex compagno di squadra di Ranieri ai tempi del Catania. Arrivano poi Barozzi, Piovani, Festa (quest’ultimo di ritorno a Cagliari dopo l’esperienza con la Fersulcis), Pacioni e Provitali (entrambi in prestito dalla Roma) e il mediano tutto cuore De Paola. Partono, invece, Pallanch, Saurini, Zandonà, Maritozzi, Papiri, Marchi e Giancamilli.

IL RITORNO ALL’AMSICORA. Con lo stadio Sant’Elia fuori uso per i lavori in corso di Italia 90, il Cagliari è costretto a emigrare. Non si sposterà di molto: dopo alcuni accorgimenti, ecco spalancarsi nuovamente le porte dell’Amsicora, il glorioso stadio dello scudetto, che si rivelerà fondamentale per la rinascita di un ambiente e di una squadra ormai alle soglie della depressione.

L’AVVIO DI CAMPIONATO. La prima gara è sul campo del Monopoli, dove i rossoblù di Ranieri si prendono un buon pari. La seconda giornata è l’esordio in casa contro la Salernitana: una cornice di pubblico da brividi spingerà il Cagliari a una vittoria bella e convincente. Tre successi consecutivi portano poi la squadra rossoblù in vetta alla classifica, che non risente poi di alcuni risultati un po’ altalenanti, anche perché favorita comunque dalle concorrenti che non premono sull’acceleratore.

LA VOLATA FINALE. È al giro di boa che la squadra di Ranieri cambia marcia. Altre tre vittorie di fila, su tutte quella ottenuta con la battaglia sul campo del Brindisi, fanno capire che l’obiettivo promozione è davvero alla portata. Per la gara casalinga contro il Palermo, il Cagliari ritorna a giocare al Sant’Elia e ottiene l’ennesima vittoria di una stagione da incorniciare. Quella decisiva, però, arriva a due giornate dal termine: 2-0 sull’Ischia, e rossoblù che possono finalmente festeggiare la vittoria del campionato e la meritata promozione in Serie B.

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