Il più celebre e vincente sodalizio ellenico nella bufera: il presidente Marinakis, che da positivo al Covid-19 aveva contagiato alcuni tesserati dell’Arsenal, rischia la radiazione per alcune gare truccate. L’analisi de Il Corriere della Sera
BUFERA BIANCOROSSA. Dopo lo “scandalo Osasuna” che ha coinvolto il calcio spagnolo, un’altra brutta storia dal calcio europeo già alle prese con l’emergenza Coronavirus. L’Olympiacos, il club greco più titolato, è pesantemente nei guai: il patron Evangelos Marinakis è sotto accusa per sospetto “accomodamento” di almeno tre partite risalenti alla stagione 2014-15, con finalità di scommesse.
CONSEGUENZE. Sotto la lente di ingrandimento delle autorità sono finiti 6 incontri. L’Olympiacos rischia la retrocessione in seconda divisione e il proprio presidente la squalifica a vita. In aggiunta, Marinakis era risultato positivo al Covid-19 e aveva contagiato alcuni tesserati dell’Arsenal, tra cui l’allenatore Mikel Arteta. Non c’è solo il sodalizio biancorosso tra i protagonisti coinvolti nel malaffare: anche Panathinaikos e Atromitos. L’atmosfera in Grecia è già incandescente non solo per questo scandalo, ma anche a causa dei 200 ultrà del PAOK Salonicco che hanno creato disordini nei giorni scorsi violando la quarantena e di scontri tra sostenitori di Olympiacos e Panathinaikos.