Intervistato da Gazzetta.it, il tecnico ha voluto rivolgere un pensiero al noto scrittore deceduto oggi a causa del Coronavirus
IL RICORDO. “Un giorno triste. Questo maledetto virus è riuscito a stroncare un combattente sopravvissuto alle torture e ai pericoli di una vita avventurosa”. L’ex allenatore del Cagliari, Marco Giampaolo, ha voluto ricordare lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, scomparso oggi a 70 anni a causa della pandemia di Covid-19.
L’INCONTRO. “Era un testimone protagonista: raccontava l’oppressione e le violenze di chi le aveva subite sulla sua pelle – dice Giampaolo riportando alla memoria un incontro con lo scrittore avvenuto a Perugia – Quando a fine cena cominciò a raccontare, ascoltammo la voce di chi aveva fatto parte di un pezzo di storia. Luis non era uno spettatore: era stato attore di un periodo particolare del Cile, guardia del corpo di Salvador Allende. Lo chiamava ancora il presidente”.
IL CALCIO. Sepúlveda era anche un amante del calcio e l’ex tecnico rossoblù ricorda anche una conversazione a carattere sportivo:“Si accese una luce nei suoi occhi quando il discorso scivolò sul calcio. Ci raccontò la sua passione per questo sport. Il calcio per lui possedeva un linguaggio universale”.