Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la Federazione Medici Sportivi Italiani ha pensato al nuovo protocollo per la ripresa
DOCUMENTO. Dopo l’apertura di Spadafora per maggio, adesso si pensa concretamente alla possibile ripresa. Non sarà però un ritorno alla normalità. Infatti, la Fmsi ha pensato un nuovo protocollo da far seguire agli atleti per un ritorno in campo il più sicuro possibile. I medici sportivi hanno quindi redatto un documento che racchiude tutte le raccomandazioni sulle precauzioni da prendere in campo e fuori.
CAMBIAMENTI. Gli atleti vengono divisi in due “popolazioni”. La prima comprende gli atleti positivi al Covid-19 accertati e guariti e gli atleti sintomatici; la seconda i negativi e gli asintomatici. Per tutti sarà obbligatorio l’esame clinico e il tampone. Per i negativi ci sarà anche il test sierologico e tutto sarà ripetuto ogni 4 giorni.
PROBLEMI. Come analizzato dal CorSport, i problemi principali diventano due. Il primo riguarda i costi proibitivi di un protocollo del genere, posto che è già difficile ottenere oggi tamponi e reagenti per lo screening, figurarsi se dovessero farlo a tutti i calciatori più volte a settimana. Il secondo punto critico è la velocità di un’azione del genere, che rischia di sfociare in pressioni sul personale medico per svolgere prioritariamente i test delle società calcistiche.