Le parole del presidente del Cagliari, che annuncia la ferma volontà di voler procedere con la sola costruzione dell’impianto sportivo. Si allungano ulteriormente i tempi?
Tutto fermo in casa Cagliari, così pure il progetto per il nuovo stadio. Ieri sera, però, il presidente rossoblù, Tommaso Giulini, ha annunciato un po’ a sorpresa un dietrofront per quel che riguarda una parte controversa di quello che sarà il progetto definitivo del nuovo impianto.
“Ne stavo già parlando nei mesi scorsi con il presidente della Regione Christian Solinas e col sindaco di Cagliari Paolo Truzzu“, ha spiegato Giulini ai microfoni di Videolina, “avevamo tenuto la questione sotto traccia. Ma ora mi sento di dire che, in un momento in cui temiamo la recessione e speriamo in una ripresa, non si può pensare a nuovi spazi commerciali. Oggi noi dobbiamo sostenere i nostri commercianti, le nostre piccole imprese. Mi auguro che in tempi brevi la Regione e il sindaco ci confermino questo contributo aggiuntivo per riacquistare l’area e consentirci di non fare lo spazio commerciale in modo da avere comunque un piano economico-finanziario equilibrato. Prima la Regione ce lo confermerà e prima potremo progettare lo stadio e basta”.
Il massimo dirigente rossoblù reputa fondamentale questo passaggio, che però potrebbe allungare ulteriormente i tempi per la realizzazione dell’impianto. “Lo stadio è in concessione”, ha proseguito Giulini, “se il Cagliari vincerà il bando lo costruirà lui stesso con un’impresa, altrimenti lo costruirà un altro, fermo restando che il Cagliari giocherà lì. Non sarà uno stadio di proprietà, siamo nelle mani delle pubblica amministrazione. E alla fine credo che si arriverà alla decisione comune di costruire soltanto lo stadio”.