La Gazzetta dello Sport in edicola oggi spiega l’ultima proposta al vaglio della Fifa per una sessione di mercato lunga cinque mesi
L’IDEA. Con l’emergenza Coronavirus che non accenna a fermarsi e una ripresa dei campionati che ormai appare lontana, ecco che la Fifa cerca di correre ai ripari per venire incontro alle perdite dei club. La proposta che sta facendo molto discutere in queste ore è quella di un calciomercato in versione maratona, ovvero un’unica sessione lunga dai quattro ai cinque mesi che si protragga dal 31 luglio fino anche al 31 dicembre. A causa del lungo stop i bilanci delle società dovranno essere necessariamente rivisti, tra mancati introiti e giocatori svalutati. Un mercato spalmato nel tempo potrebbe essere un giusto compromesso.
I PROBLEMI. Tuttavia non mancherebbero i grattacapi per tutti, a cominciare dai calciatori. Si sa, giocare con il calciomercato aperto porta spesso distrazioni e mal di pancia frequenti. Il morale dello spogliatoio potrebbe essere costantemente minato e per un allenatore l’aria rischia di farsi pesante da un giorno all’altro: Maran docet. Potrebbero essere riesaminate anche alcune formule di trasferimento, specialmente da chi non ha potuto usufruire delle prestazioni dei giocatori acquistati negli ultimi mesi, che potrebbero quindi mirare al ribasso. Infine il vantaggio delle big, che avrebbero più tempo per sistemare le rose in corsa e più potere d’acquisto rispetto alle piccole, costrette invece a vendere molto più a cuor leggero visto il momento di crisi globale.
I VANTAGGI. Dopo il lungo stop le società saranno costrette a “rivalutare il proprio capitale umano”, come detto dal ds del Cagliari Marcello Carli a La Gazzetta dello Sport. In termini semplici vale a dire che cambierà il prezzo del cartellino dei calciatori in rosa, dunque sarebbe difficile ad oggi programmare al meglio i bilanci. Una sessione più lunga permetterebbe di recuperare valore e vendere in un momento migliore, un po’ come nel mercato azionario. Non ultima la questione tecnica, con più tempo per sistemare delle rose che altrimenti verrebbero allestite in meno di un mese se i campionati riprendessero in estate e la stagione 20/21 iniziasse a settembre.
