L’allenatore del Cagliari è stato intervistato telefonicamente dal quotidiano rosa
STAFF. Walter Zenga, tecnico del Cagliari, non ha potuto ancora vedere la sua squadra in campo per l’emergenza Coronavirus. Ma in compenso “con il ds Carli, il mio vice Canzi e il collaboratore Vio si è creato un tale affiatamento da creare una famiglia“: Zenga è convinto che “il Cagliari abbia delle grandi potenzialità e debba pensare in grande. Non mi pare che il mercato fatto dal club possa essere da squadra impegnata per evitare la salvezza“.
SINGOLI E IDEE. L’allenatore milanese ricorda che “sì, il 4-3-3 è il mio sistema di gioco di riferimento. Ma un allenatore deve inserire i giocatori che ha dentro ciò che intende proporre. Il motivo del calo di squadra? Mi sono fatto un’idea. Nainggolan è un top player che può pure giocare davanti alla difesa, ma gli darò un ruolo fisso. Reputo João Pedro una seconda punta e gli ho già detto che aspetto lo stesso numero di reti che ha già segnato nelle partite restanti. Sulla questione portieri, prendo come riferimento il Liverpool: meglio averne due buoni…“. Infine un pensiero sulla ripresa del campionato: “Se dovessimo ricominciare a giocare, significherebbe che il Paese ha ripreso a vivere la normalità. Fanno male le tante morti, le persone che perdono il lavoro. Se sarà necessario, giocheremo in piena estate: chissenefrega…“.