L’emergenza sanitaria, oltre a stravolgere le abitudini quotidiane di tutti, intacca anche quella poderosa macchina da soldi rappresentata dall’industria calcistica
PARALISI. L’emergenza Coronavirus ha fermato il normale scorrimento della vita di tutti noi. Il calcio, principale intrattenimento del nostro Paese e tra le più grandi industrie del pianeta, deve fronteggiare perdite economiche importanti. La sospensione dell’attività, lo slittamento delle grandi manifestazioni e lo stravolgimento del calendario sportivo sono fattori determinanti per la paralisi finanziaria.
TAGLI. In queste condizioni è inevitabile effettuare dei tagli ai costi vivi, come ad esempio gli ingaggi dei calciatori. Il Corriere dello Sport ipotizza una riduzione del 20-30% sugli emolumenti agli atleti. Le società chiedono misure al Governo in tema di stadi, diritti televisivi e professionismo.