Oscar Washington Tabarez oggi ha spento 73 candeline ed il racconto di un aneddoto è il nostro piccolo omaggio
E’ il gennaio del 1995, giusto venticinque anni fa. Sulla panchina del Cagliari siede l’allenatore uruguaiano che Massimo Cellino ebbe modo di conoscere durante un pranzo in Uruguay con il suo fedelissimo amico Paco Casal.
Il patron rossoblù rimase affascinato dal suo modo di vedere ed interpretare il calcio. Tra lo stupore e lo scetticismo generale diventa il nuovo allenatore del Cagliari, che solo qualche mese prima aveva perso la semifinale di Coppa Uefa contro l’Inter.
Dopo un inizio altalenante i rossoblù spiccano il volo ed il primo mese dell’anno sono in procinto di affrontare la Vecchia Signora. Sulla carta il Cagliari non ha speranze, ma lo stesso tecnico uruguaiano dichiara: “La ‘Giuve’ è la squadra più nota del Sudamerica. Certo, è difficile, ma non è impossibile”.
Ergo, il Cagliari surclassa i bianconeri con un perentorio 3-0 e le reti di Oliveira, Dely Valdes e Muzzi. Una frase, una dichiarazione che dovrebbe essere un oracolo per chi crede di partire sconfitto, nel calcio, come nella vita.