La gara, ma soprattutto il risultato di ieri sera al Sardegna Arena ha riportato la nostra mente nel lontano 1997. Ma a vincere per 4-3 furono i doriani
Una sequenza di emozioni, un copione che sembrava scritto da Alfred Hitchcock. Questa, in piccolissima sintesi, è stata la partita di ieri sera tra Cagliari e Sampdoria.
Altalena di goal, doriani che sembravano essere definitivamente scappati dopo la terza realizzazione del veterano Quagliarella. Poi la reazione di un Cagliari che, come gli antichi Samurai, non si è arreso all’idea della sconfitta, considerata disonore dagli stessi antichi guerrieri nipponici.
Ci ha pensato Alberto Cerri, alla sua prima agognata realizzazione stagionale, a risparmiare i suoi compagni dal cosiddetto hara-kiri.
E così la squadra rossoblù ha restituito alla Sampdoria la stessa moneta servita dagli stessi doriani nel lontano 1997. I tifosi non possono dimenticare quella triste domenica quando, in un Sant’Elia colmo in ogni ordine di posto, il risultato fu di 4-3, ma per i blucerchiati.
Cagliari costretto ad inseguire sin dai primi minuti. Poi, quando i ragazzi di Mazzone sembravano in grado di poter realizzare la rete decisiva, ci pensò il giovane Jacopino che all’88’ trovò il portiere Sterchele fuori dai pali e spinse in modo significativo i rossoblù verso gli inferi della serie B.
Ed in quella gara era presente pure Sandro Tovalieri che proprio ieri è stato ospite d’onore della serata ed ha ricevuto in onore la maglia numero 28, quella stessa maglia che bagnò di lacrime dopo lo spareggio di Napoli contro il Piacenza.