Intervista fiume del difensore estone nelle pagine de Il Corriere dello Sport-Stadio. Vari argomenti trattati, dalle sue speranze, al prossimo futuro
Infortunato il capitano Ceppitelli è toccato Ragnar Klavan diventare fermo pilastro della difesa rossoblù. E se la squadra non perde da undici turni il merito è anche suo:
“Sono una persona introversa, mi tengo tutto dentro. Del resto preferisco i fatti sul campo alle parole. E quest’anno ci stiamo divertendo senza fare proclami. La squadra gioca bene, e lo stesso mister Maran ci sta insegnando sempre a giocare la palla ed evitare i lanci lunghi, e questa sua filosofia mi piace”.
I COMPAGNI. “Con Pisacane c’è grande intesa, vuole vincere sempre, e ciò è positivo. Ho trovato strana la reazione di Olsen a Lecce, ma abbiamo Rafael, gran portiere”
IL GOAL. “Mi piacerebbe realizzare il primo goal in rossoblù. Del resto quest’anno stanno segnando un po’ tutti, ma contro la Sampdoria, a prescindere da chi segnerà, dovremo vincere senza se e senza ma”
IL FUTURO. “Sono legato al Cagliari ed alla città. La mia famiglia si trova molto bene, e qui è nata mia figlia Luna. Ma una volta smesso di giocare a calcio tornerò in Estonia per aiutare il calcio. E’ un momento difficile per il calcio estone e per le persone in generale e vorrei fare qualcosa, magari nei settori giovanili. Sarebbe anche una dimostrazione di gratitudine, dato che mi seguono molto”
KLAVAN, L’ECOLOGISTA. “Amo la Sardegna e mi adiro quando vedo che viene maltrattata. Non sopporto la gente che lascia i rifiuti per strada, dimostrando di non aver rispetto per questa bellissima terra”.