Come riportato dall’Ansa, prosegue il processo per i fatti riguardanti lo stadio di Quartu Sant’Elena dove giocò il Cagliari pochi anni fa
LA DIFESA. “Il pubblico ministero ha voluto introdurre un’ipotesi di abuso edilizio, ma è inesistente” ha detto l’avvocato Marcello Cocco, legale di Massimo Cellino (non presente in aula), nella sua arringa al processo per i presunti illeciti nella realizzazione dello stadio Is Arenas. La difesa ha poi proseguioto: “Lo stadio non è privato, ma del Comune. I beni sono del Comune e non c’è né colpa, né dolo, né ci sono reati. E’ un processo fatto sull’uomo Cellino”.
NESSUN ABUSO. Per l’avvocato Cocco nessun abuso è stato compiuto: “Non c’era niente che non fosse sanabile, al massimo qualche irregolarità, ma non certo un totale abuso. E soprattutto non c’è una responsabilità di Cellino, che per quell’impianto ha speso 10 milioni di euro“.
LE RICHIESTE. A processo anche l’ex sindaco di Quartu Sant’Elena Mauro Contini, per il quale l’accusa ha chiesto cinque anni, mentre per l’attuale presidente del Brescia sono stati chiesti quattro anni e mezzo. I pm hanno inoltre chiesto cinque anni per l’allora assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu, quattro anni e tre mesi per il direttore dei lavori Andrea Masala, due anni e sei mesi per il tecnico comunale Raffaele Perra, otto mesi per il geometra Graziano Mossa, un anno e otto mesi per l’impresario Marcello Vasapollo e per il progettista Jaime Manca.
