Il centrocampista belga, ora in forza al Cagliari, ha parlato del suo passato con la maglia giallorossa: “Spero non mi accolgano i fischi dell’Olimpico”
Radja Nainggolan è tornato in estate al Cagliari per rivitalizzare la sua carriera. Il centrocampista proveniente dall’Inter, ai microfoni de L’Unione Sarda, ha raccontato il suo passato in giallorosso.
RITORNO ALL’OLIMPICO. “Sto abbastanza bene. Ho recuperato dall’infortunio. È chiaro che, essendo stato fermo tre settimane, devo ritrovare il top della forma. Ma sono pronto. Alla Roma ho trascorso lo stesso tempo che ho trascorso al Cagliari e come a Cagliari, a Roma mi sento a casa. Purtroppo non ho avuto la possibilità di salutare lo stadio in un modo carino, essendo successo tutto così in fretta. Spero che la gente abbia capito, stavo talmente bene che non sarei mai andato via“.
IL PASSATO GIALLOROSSO. “Mi sono tolto tante soddisfazioni. Dai derby vinti alla semifinale di Champions League. Ma ogni partita all’Olimpico era qualcosa di speciale. Emozioni diverse che ti porti dentro per sempre. Ricordo con dispiacere, invece, le grandi imbarcate, in casa col Bayern Monaco e a Barcellona. Anche se il dolore più grande è stato perdere la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio“.
IL RAPPORTO CON LE BANDIERE. “Prima di arrivare alla Roma pensavo che Totti e De Rossi, fenomeni e bandiere, viaggiassero su un altro binario. Invece erano i primi ad accoglierti e ad aiutarti, se necessario. Due campioni in campo, due persone eccezionali, due amici“.
VERSO ROMA-CAGLIARI. “Una partita emozionante tra due squadre che ho dentro il cuore. Bisognerà sudare tanto e fare una prestazione quasi perfetta come quella contro il Napoli, se vogliamo tornare a casa con un risultato importante. Non so che accoglienza aspettarmi, spero che non ci siano troppi fischi. Se segno non esulto“.