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Napoli, la macchina del tempo: storia e protagonisti

Il prossimo avversario del Cagliari è la massima realtà meridionale del calcio italiano, grazie soprattutto ai due titoli nazionali conquistati nell’era Maradona

LUNGA RINCORSA. Una storia intrisa di passione e amore viscerale: questo è ciò che ha sempre raccontato e continua a raccontare Napoli, soprattutto a livello calcistico. Quella della città partenopea è stata una lunghissima rincorsa verso la gloria, conquistata solo negli anni Ottanta del secolo scorso: ma andiamo con ordine. Il Napoli ha visto il suo primo fuoriclasse poco meno di un secolo fa, con l’oriundo Attila Sallustro. In seguito fu grande protagonista l’armatore Achille Lauro, patron del club – nonché sindaco della città – che nel 1952 sborsò ben 105 milioni di lire per il centravanti svedese Jeppson, soprannominato ” ‘O banco ‘e Napule“. Nel decennio successivo neppure i navigati campioni José Altafini e Omar Sivori riuscirono nell’impresa di trascinare gli azzurri ad affermazioni degne di nota.

DECLINO E GLORIA. Sotto la guida dell’ex bomber Vinicio, i napoletani raggiunsero quello che all’epoca rappresentò il miglior risultato della loro storia nel 1975: secondi dietro la Juventus. Degni di nota personaggi come il capitano Antonio Juliano, il cannoniere Beppe Savoldi (per cui nello stesso anno il Napoli spese 1,4 miliardi di lire), il roccioso terzino Bruscolotti. Il primo straniero che sbarca all’ombra del Vesuvio con la riapertura delle frontiere, nel 1980, è Ruud Krol: il campionissimo olandese, seppur ultratrentenne, lascerà un segno indelebile. 1984… appuntamento con la storia. Il presidente Corrado Ferlaino riesce nell’impresa di ingaggiare nientemeno che Diego Armando Maradona, uno dei primissimi calciatori del pianeta. La svolta arriva nel 1987: El Pibe de Oro trascina il Napoli al suo primo scudetto, bissato nel 1990, e alla Coppa Uefa 1989. Una grande squadra, la cui luce abbagliante dura quanto la parabola del tormentato campione argentino. L’eredità va al giovane e talentuoso Gianfranco Zola, allievo di Maradona. Napoli può vantare di aver cresciuto e lanciato anche due grandi difensori come Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro.

ANNI RECENTI. Il lento declino sportivo ed economico porta la gloriosa piazza azzurra a una rovinosa caduta, seguita dalla rinascita con l’attuale presidente Aurelio De Laurentiis. Una crescita continua, contraddistinta da passione e dall’istinto imprenditoriale del patron, riporta la squadra nei piani alti del calcio italiano e ne consolida la credibilità anche a livello continentale. Gli anni con Maurizio Sarri in panchina confermano il Napoli quale principale antagonista della Juventus pigliatutto: potendo contare su un tecnico di fama mondiale come Carlo Ancelotti e diversi campioni, De Laurentiis cercherà di riportare nella città partenopea il sogno tricolore.

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