Oggi vi raccontiamo uno dei pochi momenti felici vissuti dall’allenatore uruguaiano sulla panchina rossoblù. Una stagione maledetta che si concluderà con la retrocessione
Stagione 1996/97: un Cagliari multinazionale si presenta ai nastri di partenza del campionato con grandi aspettative ed il neo allenatore Gregorio Perez.
Massimo Cellino è rimasto favorevolmente impressionato dal tecnico uruguaiano che nel suo paese ha incantato con il suo Penarol e gli costruisce una squadra con diversi elementi richiesti proprio da lui. Insieme si recano ad alcuni incontri del campionato europeo giocato solo qualche mese prima e rientrano con i contratti del portiere Marco Pascolo e del difensore centrale Ramon Vega.
Non solo. Vestono la maglia rossoblù anche il sudafricano Erik Tinkler, l’uruguaiano Luis Alberto Romero (anche lui voluto da Perez), Francesco Cozza, Gianluca Grassadonia, Stefano Bettarini.
Alla prima di campionato l’avversario è l’Atalanta e l’avvio è bruciante: dopo soli due minuti è già goal grazie ad una bomba su punizione dal limite di Giuseppe Pancaro.
Nella ripresa entra Roberto Muzzi e chiude la gara con un destro rasoterra. Buona la prima per i rossoblù, ma quella sarà di fatto l’unica vittoria in campionato del tecnico uruguaiano che verrà poi esonerato qualche giornata più tardi per far posto a Sor Carletto Mazzone.
Purtroppo per il Cagliari neppure lui riuscì ad evitare la retrocessione sentenziata dopo il fratricida spareggio contro il Piacenza.