Nonostante il tifo da parte dei 34000 spettatori sugli spalti, effetto del nuovo corso Commisso, i viola escono sconfitti pur giocando una bella partita
Come annunciato dallo stesso Montella, in nei viola Ribery (grande colpo da parte del neo patron Commisso) parte dalla panchina ed entrerà sul 3-4 al 32’ della ripresa. In attacco tridente Chiesa, Sottil e Vlahovic. In casa partenopea, out Milik, Mertens unica punta, supportato da Callejon, Fabian Ruiz e Insigne. Parte bene la squadra di casa, in una gara con tanto agonismo in particolare in mezzo al campo.
PULGAR. Dopo un lungo stop, per verifica al VAR, Massa concede il rigore alla Fiorentina, per fallo col braccio largo di Zielinski su Castrovilli. L’ex Bologna Pulgar al 9’ non sbaglia, indirizzando il pallone in rete con un destro angolato che spiazza Meret. Galvanizzata dal vantaggio la compagine toscana gioca a ritmi incredibili, mettendo in difficoltà l’undici di Ancelotti, soprattutto a metà campo. Al 17’, un errore proprio causato da Pulgar, poteva essere pagato molto caro con Fabian Ruiz in agguato. 20’: punizione di Badelj per la testa di Milenkovic, palla di poco fuori. Napoli che si fa vedere in modo concreto per la prima volta in serata al 31’. Lo fa con lo spiovente di Callejon per Koulibaly, il cui destro però è deviato in angolo da Di Lorenzo.
PARTITA CAMBIATA PIU’ VOLTE. Mai sottovalutare i partenopei, che in poco tempo ribaltano la partita. Al 38’ pareggia con Mertens. Con una perla da parte, ma con evidente doppio errore di Pezzella prima e Dragowski poi, quindi due minuti dopo Insigne insacca in modo freddo un rigore, decretato da Massa per fallo apparso dubbio di Castrovilli su Mertens. Il VAR conferma la decisione del fischietto di Imperia. Nella seconda parte di gara la Fiorentina prova a scuotersi e cerca il pareggio, che al 6’ trova al 6’ sugli sviluppi di un angolo, con un perfetto colpo di testa, da parte di Milenkovic. Partita bellissima al Franchi: al minuto 11 Callejon sigla il 3-2 per il Napoli, perfezionando al meglio una perfetta imbeccata di Insigne. Montella ricorre ai ripari per rimettere in sesto un match bellissimo. Al 16’ infatti inserisce Boateng al posto di Vlahovic, uscito tra gli applausi. L’ex Milan e Sassuolo va subito al tiro con un destro dalla distanza, Meret si allunga e blocca la sfera.
Il 3-3 è solo rimandato e arriva infatti al 20’: assist di Castrovilli per l’attaccante e palla in rete dopo una diagonale strepitoso. Partita finita? Ma neanche per sogno. Il Napoli si riporta in vantaggio siglando il 4-3, con Insigne al 22’, incredibilmente di testa, su appoggio vincente di Callejon. Al 32’ è il momento dell’esordio nella Serie A, di Ribery. Nonostante sia fuori condizione, la classe è davvero tanta, ma il pareggio non arriva. A sfiorarlo è stato comunque Pezzella, il quale al 43’ strozza troppo la battuta col collo piede, graziando Meret. Prima ammonizione (46’) storica, per Montella in panchina.
