L’ex calciatore della Juventus ha parlato della sfida in programma domani alla Sardegna Arena: “Il fattore campo potrebbe incidere”
Antonello Cuccureddu, sardo di Alghero, ha indossato la maglia della Juventus in Serie A quasi 300 volte. L’esordio con i bianconeri avvenne proprio nella sua Sardegna, all’Amsicora, contro il Cagliari nel 1969: “Perdevamo 1-0 e io ho fatto gol a tre minuti dalla fine. Ero appena arrivato a Torino dal Brescia. Provai una gioia che non so spiegare a parole“. Il classe 1949 ha parlato della sfida di domani tra Cagliari e Juventus ai microfoni de La Nuova Sardegna.
JUVE SENZA CR7. “I tifosi saranno un po’ delusi, l’attrazione della sfida era il portoghese. Tutti vorrebbero vederlo giocare dal vivo. Non ci sarà nemmeno Dybala, il Cagliari ha qualche possibilità in più, anche se i bianconeri hanno una rosa infinita. I rossoblù dovranno giocare una partita aggressiva, con ritmi alti e un pressing a tutto campo. Fondamentale sarà chiudere le linee di passaggio, se la Juventus la fai giocare ti mette sotto sempre”
BENE MARAN. “Maran? Non lo conosco di persona. Dico che tutti i tecnici italiani sono preparati. Se ottiene la salvezza in anticipo ha fatto un ottimo lavoro. Giulini ha detto che è confermato e fa bene perchè cambiare spesso la guida tecnica è un errore che i presidenti fanno spesso con pessimi risultati”
IL FATTORE CAMPO. “Il fattore campo può essere un vantaggio se i tifosi incitano la squadra. In alcune partite il Cagliari è stato fischiato e non va bene. I giocatori vanno sempre incitati, hanno bisogno del sostegno del pubblico, sono portati a dare il massimo”
BARELLA. “Barella abbina benissimo qualità e quantità. Credo dipenda tutto da lui ma un consiglio mi permetto di darlo: non si senta mai arrivato, sarebbe un errore gravissimo. Quando vai in una grande squadra cambiano tante cose. Lui a Cagliari è un leader, in una big sarebbe uno dei tanti perchè giocherebbe insieme a grandi campioni. In quei momenti devi dimostrare di avere carattere“