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Le gare del pomeriggio: l’Empoli batte 2-1 il Frosinone e lo condanna di fatto alla retrocessione

Il big match del Castellani vede un successo prezioso da parte della squadra di Andreazzoli. La Lazio si impone 4-1 sul Parma, Atalanta-Chievo Verona 1-1

Grandi emozioni e qualche sorpresa nei primi quattro anticipi della ventottesima giornata già archiviati. A partire dal 2-1 del Cagliari venerdì alla Fiorentina, fino al 2-0 di oggi all’ora di pranzo del Genoa alla Juventus (prima sconfitta stagionale in campionato per la capolista), passando per il 5-3 della Sampdoria in casa del Sassuolo, il 2-1 della Spal alla Roma e il 3-2 esterno del Bologna sul campo del Torino di ieri. Nel pomeriggio si sono disputate altre tre sfide, una delle quali vero scontro diretto salvezza. Le nostre sintesi:

EMPOLI-FROSINONE 2-1. Il fondamentale scontro diretto per la permanenza in A si accende al 17’, quando l’arbitro Massa di Imperia va al Var a vedere le immagini per un fallo in area da parte di Paganini su Farias, concedendo il rigore ai padroni di casa, che dal dischetto Caputo al 20’ non fallisce tirando forte e centrale.  Lo stesso attaccante fallisce il raddoppio al 26’, dopo essere stato a tu per tu con Sportiello.  Andreazzoli, al ritorno in panchina dopo l’esonero di Iachini la scorsa settimana, fa giocare dal 1’ il difensore Marko Pajac (da gennaio in prestito dal Cagliari) e la scelta è azzeccata. E’ lui infatti al 38’ a siglare la rete del 2-0, mandando il suo tiro col destro, sotto la traversa. Prima dell’intervallo (47’) girata spettacolare di Paganini che sfiora la marcatura, terminando d’un soffio altra sopra la traversa, mentre sul rovesciamento opposto Sportiello (48’) Farias sfiora il 3-0, cosa che il brasiliano in modo incredibile ripete al 12’ della ripresa, graziando il portiere dei laziali.

Il Frosinone riapre i giochi al 25’ con il gran tiro al volo di Ciofani su passaggio di Valzania, concesso dopo 5’ di controllo delle immagini da parte di Manganiello al Var, dopo aver valutato al millimetro la posizione dell’ex Cesena. Con la forza della disperazione l’undici di Baroni si butta in avanti alla ricerca del pareggio, che al 46’ Dionisi non trova per un non nulla.

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-1. Bergamaschi ad un passo dal gol al 31’ con Sorrentino straordinario su Gomez, ma in rete un minuto dopo ci va la cenerentola (ormai condannata alla retrocessione) del campionato, che sigla con Meggiorini sulla prima ribattuta miracolosa da parte di Gollini in uscita. Inspiegabilmente nervosi i nerazzurri e mai realmente pericolosi dopo la rete subita fino all’intervallo. Al rientro in campo aumenta la pressione atalantina, che al 10’ sfocia nel pareggio realizzato da Ilicic che, ricevuta palla da Zapata, elude Sorrentino che esce alla disperata. Realizzato il pareggio l’Atalanta si impadronisce del terreno di gioco e al 22’ sfiora il raddoppio con la spizzata di testa da parte di Masiello con palla alta sopra la traversa da due passi. La gara finisce dopo 6’ di recupero. Per i bergamaschi altri due punti persi in chiave Europa League.

LAZIO-PARMA 4-1. Padroni di casa a fare la gara fin dal via, provandoci due volte senza fortuna con Caicedo (11’ e 14’)  trovando poi il vantaggio al 22’con Marusic, servito da Milinkovic-Savic, che batte Sepe insaccando la sfera sul primo palo col destro. Ospiti in difficoltà e Lazio sul 2-0, grazie ad un rigore concesso dal livornese Banti per fallo di mano in area da parte di Iacopini, che Luis Alberto realizza con un rasoterra centrale che termina in rete, dopo essere passato sotto il corpo del portiere avversario proteso in tuffo. Al 38’ biancocelesti sul 3-0: autore della rete ancora Luis Alberto, che stavolta scavalca Sepe con un destro ad incrociare. La prima frazione si chiude sul 4-0, effetto della marcatura (44’) da parte di Lulic, il cui destro si infila sul primo palo.

Nella ripresa da segnalare la rete degli ospiti al 32’con Sprocati che batte Strakosha con un piatto destro vincente, nato sull’errore di Patric, mentre due minuti dopo Luis Alberto non sigla la quinta rete per un non nulla. Situazione che capita infine a Correa al 43’.

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