Joao Pedro continua ad inanellare prestazini negative. Ieri sera è stato addirittura espulso in un momento importante della gara
La piazza ha atteso con ansia il suo ritorno dalla squalifica dello scorso anno. La convinzione era che la sua tecnica, la sua grinta sarebbero risultate determinanti per la squadra di Rolando Maran.
L’eosrdio contro il Milan è sembrato confermare queste impressioni: tre minuti, tanti sono bastati a Gerladino Do Santos Galvao Joao Pedro per trovare addirittura la via del gol ed una convincente prestazione carica di rabba e furore agonistico.
Dopo qualche settimana il tecnico trentino si accorge della necessità di un sostegno più corposo per Leonardo Pavoletti: Sau e Farias non ingranano a dovere e l’intuizione di spostare proprio Joao al fianco del centravanti livornese sembra cascare a fagiolo.
Detto, fatto: nella gara interna contro il Bologna è proprio Joao Pedro a sbloccare il risultato con un bel colpo di testa su geniale imbeccata di Castro.
Da oltre un mese, però, qualcosa sembra essersi spezzato. Prestazioni deciamente al di sotto delle sue poenzialità quasi al limite dell’irritabilità, lento e molle nei contrasti con gli avversari, scarsa propensione alla collaborazione con la squadra e, soprattutto, scarso feeling con lo stesso Pavoletti.
Ieri sera il clou con il doppio cartellino giallo che gli è logicamente costata un’ingenua espulsione. Non solo ha lasciato la squadra in dieci uomini in un momento topico dell’incontro, vale a dire quando la lotta per portare a casa i tre punti era ancora aperta, ma sarà assente il prossimo turno. Davvero inopportuno considerata la penuria di elementi nel settore avanzato.
Il Cagliari di Maran ha bisogno anche di lui. Il campionato è ancora lungo, ma è necessario che Joao Pedro analizzi la sua situazione, scopra cosa effettivamente gli impedisca di rendere al meglio delle sue possibilità e riprenda ad essere quel gocatore determinante per le sorti dell’attacco rossoblù.