L’assenza del centrocampista argentino costringerà Maran ad apportare alcune modifiche al gioco dei rossoblù. In attesa del mercato di gennaio
Una serata strana, quasi surreale, che ha comunque regalato al Cagliari un punto tutt’altro che disprezzabile. Cagliari-Torino ha avuto numerosi condizionamenti: meteorologico anzitutto, col primo vero freddo della stagione, e un campo reso viscido dalla pioggia che non ha permesso voli pindarici né da una parte, né dall’altra. Il Torino si è confermata comunque una squadra solida, difficile da affrontare, attenta su tutti i palloni.
Per contro, il Cagliari ha dalla sua la scusante delle numerose defezioni. Qualcuna, come quella di Pavoletti, anche a gara in corso: l’attaccante non è al meglio della condizione, e il problema lamentato ieri alla coscia sinistra ne ha limitato di molto il suo rendimento. Si aggiunga anche che non sono arrivati i dovuti rifornimenti in area di rigore, vuoi per l’ottima disposizione in campo dei granata, vuoi anche per l’assenza di Lucas Castro, entrato a meraviglia nei meccanismi di Maran. Il giocatore argentino starà lontano dai campi di gioco per molto tempo, e questo per il Cagliari è un vero guaio. I miglioramenti nella fase offensiva passavano anche (e, forse, soprattutto) dai suoi movimenti. Averlo perso per l’intero campionato costringerà la società a cercare un sostituto all’altezza.
Qualche operazione sul mercato di riparazione verrà certamente fatta, ma non sarà certo facile scegliere bene. Senza considerare che prima di gennaio ci sono ancora tante partite da giocare. Il tecnico trentino dovrà dunque studiare le opportune contromisure, andando a pescare in un organico non completato a dovere durante l’estate. Si cercherà allora, con tutta probabilità, di rilanciare delle pedine a cui è stata data piena fiducia (leggi Sau e Farias), finora per nulla ricambiata.