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Quando Allegri batteva la Juve…

Max Allegri sabato incontra il suo passato: in rossoblù, da giocatore e in panchina, è stato bestia nera per la Juventus.

BRAVO E FORTUNATO. Serata di incroci, sabato sera all’Allianz Stadium. Max Allegri, ad esempio, ritroverà la sua ex squadra, il Cagliari, con cui ha battuto la Juventus per ben tre volte. Prima prova che, come analizza il Corriere dello Sport, Max Allegri è bravo, forse anche fortunato.

ANELLO DI CONGIUNZIONE. Fatto sta che vince. In rossoblù lo ha fatto da giocatore e da allenatore, tanto che il miglior risultato raggiunto dal Cagliari negli ultimi venticinque anni (nono posto) è stato raggiunto con il livornese, prima in campo (stagione ’94-’95) poi in panchina (08′-09′).

IN CAMPO. Da giocatore sotto la guida di Oscar Washington Tabárez, giocò nel Cagliari della Uefa, nel ’93-’94, giocando quattro delle gare europee, segnando un gol al Malines e realizzando un assist decisivo a Dely Valdes contro il Trabzonspor. E proprio contro i bianconeri può vantare un bilancio niente male, almeno considerati i valori: tre sconfitte e tre vittorie, tra cui quel 3-0 del gennaio ’95 coi gol di Oliveira, Muzzi e Valdes; ma anche la sconfitta per 3-1 che regalò lo Scudetto alla Juve, non prima che Max provasse a rovinare la festa con il gol del momentaneo pareggio.

IN PANCHINA. 1 febbraio 2009. Una data storica per tutto il popolo rossoblù: Biondini, Jeda e Matri regalano la vittoria per 2-3 a Torino contro la Juve. Il successo in campionato in casa dei bianconeri mancava dal 1968 (2-1 firmato Gigi Riva e Boninsegna). Esattamente 40 anni, 2 mesi e 22 giorni. In mezzo solo la vittoria in Coppa Uefa, con Max in rossoblù, ma fuori causa per infortunio e in campo solo per l’esultanza finale con i compagni. L’ultimo sgambetto l’anno successivo: 2-0 con Nenè e Matri mattatori dei bianconeri.

IN ROSSOBLÙ. Due anni e mezzo da giocatore, due da allenatore. Prima fu Trapattoni a escluderlo favorendone la cessione nel (fu) mercato di novembre del ’95, poi il presidente Cellino a volerlo lontano da Cagliari dopo averne dato il via libera per il futuro al Milan (dove vincerà il suo primo scudetto). 129 le presenze totali in rossoblù, 55 da giocatore (con cinque reti), tra Serie A, Coppa Uefa e Coppa Italia. 71 in campionato da allenatore, a cui vanno sommate tre panchine nella coppa nazionale.

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