Il mister rossoblù Rolando Maran prepara il Cagliari anti-CR7. Ma le insidie bianconere vanno limitate sin dalla difesa.
PRESSIONE ALTA. L’idea è quella di far toccare a Ronaldo meno palloni possibili. Per queste il Cagliari dovrà puntare a un ostruzionismo costante verso il gioco dei bianconeri. A partire dalla difesa, dove il Cagliari dovrà puntare a pressare subito il portatore di palla bianconero. Qui sarà importantissimo il lavoro delle punte Pavoletti, JP e Castro, passando poi per il centrocampo, col play Pjanic primo bersaglio dell’azione di disturbo, fino al tridente bianconero, ancora tutto da svelare, che sarà poi affare di Ceppitelli e compagni.
SCUDO. Dal centrocampo in giù sarà necessario organizzare un vero e proprio scudo a difesa della porta di Cragno. Anche perché la qualità degli avversari è di un livello tale da mettere in crisi qualsiasi avversario, ma il Cagliari è nel suo miglior momento della stagione. Obiettivo: stupire. Cuore, polmoni e disciplina tattica, gli strumenti.
LE FASCE. Fondamentale sarà il lavoro dei due esterni, con Padoin a sinistra e Srna a destra che si sfiancheranno tra raddoppi e chiusure. Un Cagliari blindato e grintoso che dovrà stare accorto soprattutto sulle fasce, dove la Juve trova spesso ampie soluzioni offensive. Non si dovrà concedere campo, né permettere agli esterni di raggiungere il fondo.
OSSERVATO SPECIALE. Ma, assolutamente necessario per sperare di trovare almeno un punticino, il Cagliari non potrà rinunciare a ripartire. Pavoletti è in stato di grazia e segnare allo Juventus Stadium lo porterebbe a quota sei. Senza dimenticare l’osservato speciale CR7: a parte Higuain, la difesa rossoblù è riuscita a limitare tutti i bomber incontrati (Quagliarella, Defrel, Falcinelli, Simeone). Ora, contro il portoghese, la prova del nove.