Il centrocampista dell’Inter, ex rossoblù, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della sua carriera e del suo modo di essere
NINJA. Radja Nainggolan è da anni uno dei centrocampisti più in vista del panorama italiano ed internazionale. L’avventura a Cagliari, ad inizio carriera, è stata il trampolino di lancio per una carriera di alto livello: per lui, un posto meritato nel grande calcio europeo con la Champions League in maglia romanista e la ribalta con la Nazionale belga… a dire il vero passata di moda per alcune esclusioni importanti, come quella dall’ultimo Mondiale. Nainggolan dimostra di avere sempre le idee chiare: “Sono un trascinatore per natura. La mia antipatia per la Juventus? Ce l’hanno loro con me… mi hanno cercato per cinque anni di fila e ho sempre detto no“.
L’EREDE. Il calciatore belga dà il proprio giudizio sulla Serie A: “Un torneo molto difficile perché si mettono tutti dietro a difendere… da questo punto di vista la Champions è più ‘facile’. I miei tatuaggi? Ho perso il conto. Nicolò Barella mio erede? Mi ci rivedo in molte cose: avete visto l’esordio in Nazionale? Totti il più grande con cui ho giocato, poi Pjanic e Maicon. Tra dieci anni non vorrò sapere più nulla del calcio. C’è troppa gente che non è diretta, non mi piace. Ma ora mi diverto ancora e va bene così“.