Il doppio ex della sfida tra Cagliari e Bologna, Robert Acquafresca, ha parlato della gara di sabato, del suo trascorso in rossoblù e del momento dei sardi.
DOPPIO EX. Non avrà dubbi su chi tifare, Robert Acquafresca. Doppio ex della sfida di sabato, con i sardi il bomber ha realizzato 39 gol in 134 presenze dal 2007 al 2011 – non consecutivamente; nove le marcature in 113 gare con gli emiliani. “Cagliari e Bologna sono state due tappe importantissime della mia carriera. Una è andata molto bene, l’altra…“.
LA DOPPIETTA. Due reti nel 5-1 al Bologna del 2008, proprio come Jeda – l’altro intervistato da L’Unione Sarda. “Ricordo bene, andammo sotto per un gol di Di Vaio. Poi non ci fu storia“.
SOLO IN ROSSOBLÙ. “Quell’Acquafresca si è visto solo quando sono tornato. Qualcuno non lo ricorda, ma ho fatto altri nove gol. È stato l’ultimo lampo della mia carriera. Però sono ancora giovane, ho solo 31 anni“.
LA DISCESA. “Ho fatto la guerra per tornare. A Cagliari ho conosciuto mia moglie e come club era il posto migliore per me. Cellino e Marroccu mi dissero a febbraio che sarei rimasto, invece non fui riscattato. Tornai al Genoa e da lì al Bologna. Pioli giocava con una punta e, con Di Vaio prima e Gilardino poi, gli spazi erano pochi“.
LA SFIDA DI SABATO. “Tiferò Cagliari. Pavoletti è una garanzia, Sau e Farias stanno vivendo un momento difficile, ma nel calcio basta poco per far girare le cose“.
IL SOGNO. “Io continuo a sognare di tornare. Ho sempre sperato di ricevere una telefonata. Non ne faccio di certo una questione economica. Gioco al Sion, nella Seria A svizzera e sto bene. Ci sono state cose più grandi di me, sono stato prigioniero del mio contratto. Ma Cagliari è tutto. Non so se questo sogno resterà tale, però Cagliari è casa mia”.