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Qui Bologna – È Santander-mania. Il paraguaiano pericolo numero uno

Federico Santander è l’uomo simbolo del Bologna in questo avvio di campionato. La squadra di Inzaghi, grazie ai gol del “Ropero” è riuscita a riprendersi da un inizio negativo.

LA CARRIERA. Medianaccio davanti alla difesa. E la stazza ce l’aveva pure: forte fisicamente, bravissimo nel colpo di testa. Un armadio, un Ropero, appunto, come iniziano a chiamarlo i compagni di squadra. Poi, Federico Santander diventa un attaccante. Centravanti di razza, prima con il Club Guaranì – con cui debutta in patria – poi facendo la spola tra Europa e Sudamerica: Tolosa, Racing Club e Tigre in Argentina, poi Copenaghen, a titolo definitivo. È in Danimarca che arriva la definitiva consacrazione: 14 gol il primo anno, 12 nel secondo e altrettanti nel terzo, per un totale di 48 gol in 112 gare.

AL BOLOGNA. Ed è proprio il Ropero il primo avversario del Cagliari, che sfiderà il suo Bologna sabato alle 15. La formazione emiliano lo ha pagato sei milioni di euro, facendogli firmare un contratto da un milione a stagione fino al 2022. Un investimento importante, che nonostante l’avvio complicato per la squadra di Inzaghi, Santander ha poi subito ripagato con due gol nelle ultime due partite. Reti decisive, contro Roma e Udinese, che hanno regalato sei punti in classifica ai felsinei.

INAMOVIBILE. E mentre il Bologna prepara la sfida alla Sardegna Arena (oggi doppia seduta a Casteldebole), il Cagliari dovrà mettere in guardia la difesa soprattutto dall’attaccante paraguaiano, punto di riferimento inamovibile nel reparto offensivo dei rossoblù emiliani, dove ha scalzato nelle gerarchie i vari Destro e Falcinelli.

IDOLO. Ma Santander è diventato anche idolo della piazza. Faccia da duro, soprannome azzeccato. Gol, “garra” e ottime prestazioni. E quel coro, “Che ce frega de Ronaldo noi c’abbiamo Santander“, cominciato nel ritiro e che ora suona può verosimile, cantato da migliaia da tifosi e ormai virale sul web. È un centravanti di sacrificio, che ci mette agonismo, ma che sa anche segnare. Ed è per questo che Bologna si è innamorata di lui.

OSSERVATO SPECIALE. Santander ha dimostrato forza fisica, con una stazza davvero incredibile, ma anche velocità nel contropiede che ha dato origine al gol alla Roma, senso della posizione e una potenza di tiro invidiabile – si veda la rete all’Udinese di domenica scorsa. Tutte doti da cui Klavan e compagni dovranno necessariamente guardarsi per evitare di far colpire ancora il Ropero.

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