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Atalanta: la batosta al Sant’Elia di due anni fa propizia per la cavalcata

Il Cagliari promosso dalla B non fece toccare palla alla squadra di Gasperini dato sulla graticola. Poi tutto cambiò e arrivò l’Europa League

Nelle ultime due stagioni il saldo del Cagliari nei confronti dell’Atalanta è certamente attivo: tre vittorie (ultima pesantissima che certificò la salvezza in Serie A) e una sconfitta. Le due squadre hanno avuto comunque due campionati assolutamente diversi: undicesimo posto nel campionato 2016/2017, permanenza nella massima serie centrata a maggio per i rossoblù, doppia qualificazione in Europa League per i nerazzurri, appena usciti dalla competizione internazionale dopo il play-off perso ai rigori giovedì sera a Copenaghen, dopo un doppio 0-0 nei due confronti con i danesi.

SANT’ELIA. Quel ko rimediato nell’ormai ex glorioso impianto, che ha visto i rossoblù giocare anche due gare della vecchia Coppa dei Campioni con Sant’Etienne e Atletico Madrid, una semifinale di Coppa Italia col Napoli di Maradona e una semifinale di Coppa Uefa con l’Inter (oltre a tre partite di qualificazione del mondiale a Italia ’90) fu però propizio alla risalita dei bergamaschi di Gasperini, il quale era stato messo in discussione. Infatti, dopo il 4-3 subito in casa con la Lazio all’esordio e il 2-1 della settimana successiva a Genova con la Sampdoria, arrivò il 2-1 al Torino in casa che calmò le acque.

Il 3-0 a Cagliari complicò di nuovo le cose. Quel 16 settembre di due anni fa i bergamaschi vennero asfaltati dalla suadra allora allenata da Rastelli molto pratico, sostenuto da una bella prestazione collettiva, evidenziata dalla doppietta di Borriello (8’ e 28’ del secondo tempo) con in mezzo la rete di Sau al 10’ della ripresa. Atalanta incapace di opporsi e di segnare anche con un rigore regalato dall’arbitro (il VAR non era ancora stato ufficializzato) al 33’ per un fallo fuori area di Pisacane sul Papu Gomez, che l’arbitro di quella partita Fabbri, giudicò invece dentro. Rafael però non si fece sorprendere da Paloschi e respinse la conclusione centrale dell’ex Milan.

Stasera allo stadio Atleti Azzurri d’Italia il Cagliari scenderà in campo con alcuni obiettivi ben chiari: ripetere il successo della scorsa stagione, ottenuto nell’antivigilia di Capodanno, vendicare la sconfitta esterna in campionato giunta due settimane fa a Empoli e ovviamente proseguire nella strada positiva intrapresa domenica scorsa alla Sardegna Arena, nonostante la beffa del rigore finale contro il Sassuolo. L’auspicio è quello che accadesse a campi invertiti come due anni fa. Chi non ci metterebbe la firma tra i tifosi rossoblù?

 

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