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Maran: “Atalanta avversario complicato. Ma è una sfida stimolante”

Live la conferenza stampa di Rolando Maran. Il mister presenta la gara in trasferta contro l’Atalanta, in programma domani ore 20.30

SI FA SUL SERIO. Terza giornata di campionato e il Cagliari è già chiamato a fare sul serio. Brutta prestazione contro l’Empoli, gara combattuta e determinata contro il Sassuolo, rovinata dal rigore di Boateng a pochi secondi dalla fine che ha condannato il Cagliari al pareggio.

PRE-PARTITA. Domani il match contro l’Atalanta all’Atleti Azzurri d’Italia. Assenti di certo Ceppitelli e Rafael, recuperati invece Castro e Ionita. Probabile esordio per Bradaric. Presenta la gara il tecnico rossoblù Rolando Maran in conferenza stampa.

Come è stata la settimana di lavoro dopo la gara col Sassuolo?

“Abbiamo ripreso da quella intensità, da quel piglio. I ragazzi hanno lavorato nel migliore dei modi, l’hanno fatto con grande lucidità e dando continuità alla prestazione di domenica. Anche perché il modo con cui ti approcci alla settimana di lavoro molto spesso si riflette sulla gara del fine settimana”.

L’Atalanta è la peggiore o la migliore squadra che potesse incontrare il Cagliari?

“L’Atalanta è la peggiore squadra che potessimo incontrare, hanno già otto partite ufficiali sulle gambe. È una squadra più rodata e maggiormente in condizione e questo la rende una delle peggiori partite potessimo incontrare ora. È una squadra fisica, che dato il turnover non credo pagherà troppo gli impegni ravvicinati. Ma dev’essere una sfida stimolante, che deve darci gli input giusti per approcciarci al meglio”.

Dal punto di vista del recupero infortuni qual è la situazione?

“Castro c’è, per il resto siamo come la settimana scorsa. L’Atalanta è una squadra che ha nella gamba qualcosa in più rispetto alle altre”.

Situazione sulla fascia sinistra? L’impiego di Padoin è una bocciatura per la coppia Lykogiannis-Pajac?

“Padoin è un giocatore molto intelligente, per capacità di lettura del calcio è un top. Ma a sinistra non c’è nessuna bocciatura. Ci sono giocatori che al momento non riescono a darmi quello che vorrei, ma perché devono metabolizzare il mio modello di gioco”.

Può già essere il momento di Filip Bradaric?

Bradaric è un giocatore che sta migliorando dal punto di vista fisico, la sua condizione cala molto meno rispetto a prima durante l’allenamento. È un giocatore che può dire la sua tranquillamente.

Esistono diversi tipi di Cagliari in virtù che si giochi in casa o in trasferta?

Il Cagliari che vorrei è una squadra che ha la sua identità, che la impone sempre a prescindere dall’avversario. Ovviamente poi dobbiamo anche confrontarci con l’avversario e fare alcuni accorgiamenti in virtù di ciò. E naturalmente su questo dobbiamo lavorare. Cercando di capire le peculiarità che ci possono aiutare o meno partita per partita.

Come vorrebbe la squadra contro l’Atalanta?

“Dobbiamo essere corti e compatti, cercando di essere il più alti possibili e vicini alla porta avversaria”.

Quanto è stata importante la settimana di lavoro per cementare il gruppo?

“Per noi in questo momento ogni settimana di lavoro è un patrimonio da non disperdere, lo è stato per esempio per Klavan. Anche se la settimana prossima avremo via tanti nazionali. Ma sarà importante avere quanti più giocatori a disposizione. Il mio desiderio sarebbe far giocare quanti più giocatori possibili. Non solo 11 ma 16 o 17. Perché la squadra sta dando delle risposte e sta lavorando da squadra”.

Chi teme di più dell’Atalanta?

“Dell’Atalanta è temibile l’intero organico. Se dico un nome rischio di gufarmi da solo”.

Quanto sta aspettando il ritorno di Joao Pedro?

“Joao Pedro lo vorrei il prima possibile. L’inserimento dei giocatori volta per volta, Srna, Bradaric, Klavan, ci farà bene”.

Barella è già pronto per la Nazionale maggiore?

“Barella ha grandissime qualità e lo ha dimostrato mettendosi sotto i riflettori del calcio italiano. E ha ancora margini enormi di crescita, potrà fare quello che vorrà nella sua carriera”.

Cosa si aspettava da Srna lanciandolo dal primo minuto contro il Sassuolo?

“Da Srna mi aspettavo una grande risposta, sennò non lo avrei messo in campo. Anche perché Faragò aveva fatto bene”.

Sau-Farias è un ballottaggio che ci porteremo dietro per tutta la stagione?

“Farias-Sau non lo definirei un ballottaggio. Sono scelte che faccio anche in base alla partita e alle caratteristiche dell’avversario”.

Come può cambiare l’attacco e quando vedremo Cerri-Pavoletti coppia di centravanti?

“Posso giocare con due attaccanti e il trequartista ma anche in tanti altri modi. Non si può sempre discutere su chi gioca perché ogni partita ci sarà qualcuno che rimane fuori”.

 

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