Alla Cosmos Arena di Samara equilibrio tra europei e centroamericani che quattro anni fa sfiorarono i quarti in Brasile spezzato dal gol del romanista
Vittoria all’esordio nel Gruppo E per la Serbia su Costa Rica. Tre punti in cassaforte, ma meno facili del previsto, sia per la bella prova della squadra di Ramirez che ha mancato almeno tre volte il gol sia sullo 0-0 che sotto di un gol, sia per l’imprecisione della squadra di Krstajic, che in pieno recupero dopo quasi 8’, si salva dal pareggio costaricano.
PRIMO TEMPO EQUILIBRATO. Gli slavi di Krstajic partono da subito forte creando due occasioni in pochi minuti: al 1’ con il colpo di testa di Mitrivic che trova la decisiva deviazione di Gamboa, quindi al 5’ sugli sviluppi di un angolo il granata Ljajic sciupa tutto con la traiettoria troppo lunga che non permette a nessun compagno di squadra di agganciare e battere a rete. Partita viva con anche i centroamericani di Ramirez a proporsi. Lo fanno al 12’ , quando Guzman imbecca Gonzalez che da pochi passi manda a lato di un non nulla, l’insidiosissimo colpo di testa.
Nella fase centrale della prima frazione le due squadre si fronteggiano cercando di evitare pericoli che potrebbero portare a gettare al vento la partita. Al 32’ Ivanovic cerca l’inserimento di Ljajic, pallone troppo lungo per l’attaccante del Torino. Quattro minuti dopo Navas ribatte con i pugni la punizione tesa calciata da Kolarov diretta sul secondo palo.
La prima vera palla gol del match è della Costa Rica al 42’: Stojkovic si salva dal gol, guardando la battuta di Calvo col destro che sfiora il palo alla sua destra. Un minuto dopo dall’altra parte, rovesciata sontuosa di Milinkovic-Savic con gran parata del portiere della Costa Rica e del Real Madrid, ma tutto fermo per fuorigioco, che comunque non c’era. In caso la sfera fosse terminata in rete, la VAR avrebbe concesso la marcatura.
KOLAROV SBLOCCA IL MATCH SU PUNIZIONE. Al rientro in campo c’è subito un’occasione enorme per la compagine europea. Al 5’ Mitrovic sbaglia una rete praticamente fatta, con pallone che Navas para alla grande evitando che lo stesso termini in rete alla sua sinistra. Un errore non da poco considerando che c’era Milinkovic-Savic assolutamente ben piazzato.
Poco dopo lo stesso numero il numero nove serbo sugli sviluppi di un angolo, colpisce male e protesta per un fallo ai suoi danni commesso da Duarte. Tutto regolare: il VAR non interviene e conferma il giusto atteggiamento dell’arbitro senegalese Diedhiou. Il gol della Serbia è nell’aria e arriva sulla perfetta punizione battuta dal romanista Kolarov al 12’. Una sassata che non lascia scampo a Navas, che aveva messo solo tre uomini in barriera per vedere partire la punizione, che può solo guadare insaccarsi il pallone.
COSTA RICA MANCA IL PARI, LA SERBIA IL COLPO DEL KO DEFINITIVO. La reazione dei centroamericani alla rete rimediata arriva al 16’ con la conclusione di Bolanos, che Stojkovic neutralizza in presa alta Ramirez crede nel pareggio e al 21’ inserisce Campbell (tra i protagonisti della vittoria di quattro anni fa per 1-0 sull’Italia a Brasile 2014) al posto di Ureńa, per dare più sostanza in avanti. Al 32’ altro grande intervento del portiere costaricano, il quale tocca la sfera quel tanto che basta per mettere fuori causa Kostic sul suggerimento di Tadic alla sua destra.
Errore per stanchezza di Mitrovic (42’) che davanti alla porta perde la palla e vanifica tutto davanti alla porta. Poco dopo il serbo esce per far posto a Prjovic che gioca in Grecia.
FINALE CON DUE BRIVIDI. Al 45’ altra splendida palla di Milinkvic-Savic per Kostic, ma destro fuori. Alla Costa Rica per pareggiare ci sono in soccorso ì cinque minuti di recupero, che poi diventeranno quasi otto, perché accadono alcuni episodi. Al 47’ Bolanos è fermato in fuorigioco dopo aver avuto la chance del pareggio ad un passo dalla porta, con Navas che comunque para il tiro dell’avversario, mentre Prjovic al 49’ è solo ammonito e non espulso per una gomitata data a Acosta.
Alle 21 la seconda gara del Gruppo E tra Brasile e Svizzera.