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Buon compleanno, Cuore Rossoblù!

Riva

Novantotto anni fa la fondazione del Cagliari a opera del chirurgo Gaetano Fichera: la storia dell’amore di un popolo per la propria squadra del cuore.

Tutto partì da qui. Da quel 30 maggio 1920. Sono passati ormai novantotto anni da quando un chirurgo, Gaetano Fichera, fondava il Cagliari Football Club. Pochi mesi dopo, l’8 settembre, scesero per la prima volta in campo undici leoni dal cuore rossoblù e fu subito derby contro la Torres: 5-2 e prima vittoria per il Cagliari. E chissà se in quel lontano maggio Fichera pensava, o anche solo sperava, di poter dare vita a tutto questo.

Una terra, un popolo, una squadra. L’amore quotidiano, intenso e passionale di migliaia di fedelissimi sparsi per la Sardegna e per l’Italia. Perché da quel 30 maggio il Cagliari è diventato grande: è stata la prima squadra del meridione a vincere uno Scudetto, il 12 aprile del 1970, ha raggiunto i quarti di Coppa dei Campioni, una stagione dopo; ha vissuto l’inferno della Serie B, ma è sempre riuscita a rialzarsi, fino ad arrivare alle storiche semifinali di Uefa del ’94 e, dopo essere inciampato ancora, a tornare più forte di prima, confermandosi anche quest’anno in Serie A.

Da novantotto anni il Cagliari fa vivere un’emozione intensa a un popolo intero. Quello sardo: identitario, tenace, orgoglioso. Che a volte altro non ha che l’amore per la squadra. Quella squadra che i bambini sognano, quella per cui gli adulti soffrono e poi gioiscono. Quella con cui in tanti si identificano. Quella che tutti i veri tifosi, in fondo, amano. La squadra del cuore.

Per la squadra del cuore non importa nemmeno la casa. E la dimora del Cagliari ha dovuto spesso mutare: dallo Stallaggio Meloni al Campo di via Pola, dall’Amsicora al Sant’Elia e dalla Sardegna Arena al nuovo progetto per lo stadio del Cagliari. Non importa chi sia il presidente regala il sogno ai tifosi, e colui di cui i tifosi sognano di potersi fidare: da Fichera a Banditelli, da Loi a Dalmasso, da Rocca a Corrias, da Arrica a Delogu, da Amarugi ai fratelli Orrù, da Cellino a Giulini.

Non importano neanche gli idoli e i miti: Nenè, Riccioli Greatti, Mario Martiradonna, Pierluigi Cera, Enrico Albertosi, Roberto Boninsegna, Sergio Gori, Pietro Paolo Virdis, Gigi Piras, Matteo Villa, Vittorio Pusceddu, Enzo Francescoli, Gianfranco Matteoli, Lulù Oliveira, Fabian O’Neill, Roberto Muzzi, Diego López, Gianfranco Zola, David Suazo, Daniele Conti. O le leggende: Gigi Riva.

Non importano nemmeno, in fondo, le emozioni che ti fa provare, quelle brutte e quelle più belle:Cagliari-Bari 2-0, Juve-Cagliari 1-2, Cagliari-Inter 3-2, Cagliari-Napoli 2-1. Perché conta solo il cuore rossoblù, da novantotto anni.

A chent’annos Cagliari! (… E ci siamo quasi!)

 

 

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