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Italia, Mancini: “Voglia di fare grandi cose ma serve del tempo”

Conferenza stampa del nuovo ct nel ritiro di Coverciano per preparare gli ultimi test con Arabia Saudita, Francia e Olanda

Primo giorno di lavoro a Coverciano per il nuovo ct azzurro Roberto Mancini in vista dei test amichevoli che chiuderanno la stagione contro Arabia Saudita, Francia e Olanda. Ovviamente tante le domande fatte dalla stampa, con temi caldi: dal no di Buffon al ritorno di Balotelli, passando per i giovani

LE PAROLE DI MANCINI. “Il primo giorno è fatto per avere un po’ di conoscenza col gruppo. Ovviamente non ho la bacchetta magica per risolvere le questioni. I giocatori degli anni precedenti erano talmente tanti e tutti insieme che c’era abbondanza. Sono fiducioso, perché penso che questi ragazzi possano diventare giocatori importanti. Molti sono giovani, non hanno fatto esperienze europee. Il lavoro sarà più faticoso del passato, ma con il giusto tempo credo che faremo un ottimo lavoro. Ci sono altre nazionali che hanno risolto problemi e sono tornate a grandi livelli”.

BALOTELLI. “E’ da tanti anni che non lo vedo, almeno 4 anni. Sarà sicuramente più maturo. Questa dev’essere una squadra capace di unire il nostro movimento calcistico. Mario è un giocatore particolare perché non ha mantenuto le premesse. Io ho fiducia in lui perché ha fatto bene negli ultimi anni. Chi viene in Nazionale deve fare il massimo e comportarsi bene. Gruppo stanco a fine stagione? Non faremo niente di speciale, cercheremo di tenere un po’ la condizione. Se qualcuno è più stanco è meglio che lo dica prima per non correre rischi inutilmente”.

NIENTE MONDIALE IN RUSSIA. “Dobbiamo vincere perché siamo l’Italia, anche se sono amichevoli. Cercheremo di risalire il ranking vincendo, ma credo che le amichevoli sono un handicap che abbiamo sempre avuto storicamente. Facciamo bene in queste tre partite per partire col piede giusto. La rotazione sarà totale perché i giocatori sono stanchi, difficilmente qualcuno ne giocherà tre anche se stiamo già perdendo pezzi per infortuni vari. Magari chiamiamo qualcuno dall’Under 21. I più giovani devono giocare contro Francia e Olanda, partite di livello”.

GERARCHIA PORTIERI E DE ROSSI. “Non ho titolari, devo conoscerli bene e vedendoli in allenamento. Ho tre ottimi portieri e ne ho altri da valutare. Devo conoscere tanti giocatori, ma nelle tre partite giocheranno tutti e tre. Perin? Non rischia grosso, ma chi gioca meno avrà sicuramente qualche problema in più. Ha tanta qualità e penso possa giocare ovunque decida di andare. Per quanto riguarda De Rossi tutti i giocatori che saranno in condizione sono convocabili. Dovremo cercare di impostare la Nazionale anche del futuro, ma se quelli più esperti giocheranno bene… perché non chiamare Daniele.

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