L’Unione Sarda rievoca le partite più difficili disputate dal Cagliari, sulla falsariga dell’incontro con la Fiorentina di domenica scorsa e il match con l’Atalanta in cui i rossoblù si giocano il proprio futuro. Tra salvezza e cocenti delusioni
ANNI OTTANTA. Come non ricordare Cagliari-Fiorentina del 16 maggio 1982… Da una parte i viola desiderosi di vincere per andare a giocarsi lo scudetto con la Juventus allo spareggio. Dall’altra i sardi ancora in bilico per non retrocedere. La gara termina alla fine a reti bianche, con le polemiche per un gol annullato al fiorentino Graziani a causa di un fallo in area. La Juventus, vincendo a Catanzaro con un rigore di Brady, soffiò il tricolore al fotofinish alla Fiorentina: Cagliari salvo con il cuore in gola. Un anno dopo i sardi non riuscirono ad evitare la B perdendo contro l’Ascoli di Mazzone. Nel 1985 ecco la caduta in C, rievocata dallo scandalo del calcioscommesse che inguaiò altre squadre.
LO SPAREGGIO. Quello tra Piacenza e Cagliari a Napoli, il 15 giugno 1997, è stato lo spareggio per antonomasia nella storia rossoblù. I biancorossi trionfarono per 3-1 salvandosi dalla retrocessione, tra le lacrime dei tifosi cagliaritani accorsi in massa dall’Isola e di tanti protagonisti in campo: su tutti, Sandro Tovalieri. Una data indimenticabile, oltre che per l’aspetto sportivo, anche per gli scontri che hanno marchiato a fuoco la rivalità tra le due tifoserie: un contrasto non ancora sopito.