La squadra di Simeone dopo l’1-1 di una settimana fa a Londra si impone al Wanda Metropolitano su quella di Wenger mentre l’undici di Garcia inciampa in Austria ma passa ai supplementari

L’atto finale della Europa League 2017/2018, in programma mercoledì 16 maggio a Lione in Francia, se lo giocheranno i transalpini dell’ex tecnico della Roma e gli spagnoli dell’ex giocatore dell’Inter e all’allenatore del Catania.

ATLETICO MADRID-ARSENAL 1-0. Padroni di casa vicini al vantaggio al 37’ con il sinistro al volo fuori di pochissimo al lato, da parte di Koke. Al 47’ sblocca il match Diego Costa, grazie ad una sontuosa battuta di sinistro che si insacca alle spalle del portiere degli inglesi Ospina sotto la traversa, dopo il perfetto assist di Griezmann.

Al 10’ del secondo tempo Diego Costa manca il raddoppio che, dopo aver messo a sedere Chambers, non trova solo per il provvidenziale intervento dell’ex Sampdoria  Mustafi. Nel giro di due minuti (16’ e il 18’) ospiti vicini al pareggio prima con Godin decisivo nella deviazione sull’accorrente Lacazette, quindi Oblak si salva in angolo sulla botta di Xhaka.

Super gara di Mustafi, che al 22’ in scivolata evita il secondo gol iberico sul sinistro potente di Griezmann, nato dopo una strepitosa azione condotta da Diego Costa. Al 94’ Rocchi fischia il termine di un match, che regala la qualificazione agli spagnoli.

SALISBURGO-OLYMPIQUE MARSIGLIA 2-1 DTS. Primo tempo a reti inviolate allo stadio Wals Siezenheim tra austriaci e tedeschi. L’undici di Rose deve rimontare due gol ai transalpini di Garcia, vittoriosi in casa una settimana fa per 2-0, ma le occasioni latitano soprattutto per l’ottima organizzazione difensiva della OM che, dopo 4’ della ripresa, va ad un passo dallo 0-1 con il tiro al volo di Germain dal limite dell’area, ma Walke è graziato.

La reazione dell’undici di casa è veemente dopo il brivido subito, e il maliano Haidara accende le speranze insaccando la rete dell’1-0 al minuto 8 mettendo la sfera alle spalle di Pelè dopo aver messo fuori causa tre avversari: davvero in bel gol.

La rete segnata regala grande energia alla squadra dei bibitari, mente l’Olympique accusa il colpo e subisce il 2-0 al 20’ ad opera di Schlager, che supera Pelè, ingannato dalla deviazione di Sarr. Sei minuti dopo Salisburgo ad un passo dal clamoroso 3-0. sul tiro da distanza ravvicinata di Hwang, respinto da Pelè.

Al 42’ Thauvin crossa un  pallone  intercettata da Caleta Car col braccio, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il calcio di rigore, che invece è parso netto, e che avrebbe consentito ai francesi di battere il penalty della qualificazione. Due minuti dopo invece N’Jie, servito da Payet, sfiora con un colpo di testa il gol della qualificazione alla finale.  Le due squadre si giocheranno il passaggio alla finale di Lione, ai supplementari.

Che, per la squadra di casa, si aprono col brivido al 2’ sul tiro di Anguissa, che termina a lato di pochissimo. Al 9’ invece Pelè è miracoloso sul colpo di testa Caleta Car, che impatta la sfera giunta dal corner battuto da Berisha.

Il Salisburgo quando attacca fa paura e crea pericoli alla retroguardia dell’Olympique, che si salva dal terzo gol anche al minuto 12’ sul sinistro a incrociare di Dabbur, che termina fuori di in non nulla alla sinistra di Pelè.

Nel secondo tempo supplementare il match non offre emozioni per 10’, poi arriva il gol di straordinaria importanza realizzato da Rolando con un piattone col destro, sugli sviluppi di un angolo battuto da Payet che non c’era, A 3’ dalla fine secondo giallo per Haidana e austriaci in 10. In finale ci va l’Olympique nonostante il ko per 2-1, ma il Salisburgo non ha certo demeritato.