In vista del match di domani contro il Bologna abbiamo sentito Federico Massari, corrispondente per Radio Sportiva e giornalista esperto della squadra emiliana.
Come arriva il Bologna alla sfida?
“Questa è una gara che si gioca sulle motivazioni. Il Bologna ha giocato le ultime partite con Crotone, Verona e Sampdoria. Con il Crotone ha giocato la squadra titolare e i rossoblù hanno perso, col Verona hanno vinto soprattutto perchè si giocava in casa e c’era una certa pressione da parte del pubblico, mentre con la Sampdoria la sconfitta è arrivata perchè i doriani sono motivati dalla lotta per l’Europa, al contrario del Bologna che naviga in un limbo. Contro il Cagliari quindi avranno un ruolo fondamentale soprattutto le motivazioni, i sardi puntano a salvarsi e vorranno fare risultato”.
Tra infortuni e cambi di modulo che Bologna sarà domani?
“Essendo una squadra tranquilla Donadoni continuerà a inserire giocatori che hanno giocato di meno e che hanno voglia di mettersi in mostra. Bisognerà capire come sta Destro, anche se immagino non giochi. Potrebbero giocare Avenatti e Orsolini. Donadoni è sempre un allenatore enigmatico perchè in conferenza stampa dice certe cose poi alla fine mette in campo un’altra squadra.
Che ricordo avete a Bologna di Diego López?
“Io lo ricordo come un allenatore di valore. Quell’anno il Bologna era appena retrocesso e c’era una situazione societaria complicata. Siamo passati dalla gestione fallimentare di Guaraldi a quella di Saputo che ad ottobre del 2014 comprò la società e si ritrovò un allenatore preso da altri. All’epoca c’era Fusco, poi con Saputo arrivò Corvino e López fece miracoli fino a gennaio quando ebbe la squadra fatta a sua misura. A gennaio cambiarono molte cose e il Bologna fece un mercato sontuoso, addirittura provarono a prendere Giovinco e Ilicic. Il tecnico di Montevideo forse sbagliò a puntare troppo sui suoi uomini e a tenere in panchina alcuni giocatori importanti che arrivarono in quella sessione invernale. Di lui ho un ricordo positivo per quanto riguarda il periodo della gestione Guaraldi-Fusco, dopo la squadra non lo ha seguito più”.