
Un’ingenuità difensiva consente a Vardy di realizzare il gol del vantaggio. Un penalty attraverso il VAR nel finale salva gli azzurri. Di Biagio saluta?
L’Italia pareggia a Wembley 1-1 contro l’Inghilterra e interrompe un digiuno che durava da novembre, con l’uscita di scena dalla fase finale del Mondiale di Russia 2018, per opera della Svezia.
Squadre in campo con gli inni nazionali. Un minuto di silenzio in memoria di Davide Astori. Sulla maglia degli azzurri la scritta “Davide sempre con noi 13”. Applausi fragorosi di tutto lo stadio gremito di pubblico.
AZZURRI INGENUI E DISTRATTI. Gli uomini di Di Biagio (alla sua seconda e ultima gara da traghettatore) chiudono la prima frazione in svantaggio dopo avere buttato via almeno tre palle gol con Immobile: due nei primi tre minuti e una al quarto d’ora.
Bene nel possesso, male nelle ripartenze inglesi, al 26’ l’Italia subisce il gol con un’ingenuità difensiva, difficile trovare anche nelle categorie dilettantesche.
Candreva e compagni si attardano a contestare un fallo fischiato al limite, di questo ne approfitta Lginard, che serve Vardy solo in area per il vantaggio dei padroni di casa.
Nella ripresa Di Biagio inserisce Belotti, per dare più peso in avanti, ma vicina al raddoppio (11’) ci va l’Inghilterra con il tiro da fuori di Chamberlain, bloccato da Donnarumma.
Il portiere di casa Butland non rischia nulla al 29’ sulla punizione di Insigne, nettamente sul fondo.
INSIGNE IMPATTA. L’attaccante del Napoli sfiora il pareggio 33’ su grande imbucata di Jorginho. Un peccato, perché l’azione scuola Sarri meritava certamente miglior fortuna.
Il pareggio è nell’aria e arriva attraverso il VAR. Chiesa (39’) viene atterrato in area e il direttore di gara prima fa proseguire, ma viene fermato e richiamato al monitor dai colleghi.
Dal dischetto Insigne (43’) non sbaglia e porta i suoi in parità. A Wembley il finale è di 1-1. Si riparte da qui in casa Italia.
