L’Unione Sarda sottolinea l’importanza dei tre punti conquistati in extremis a Benevento, dopo una prestazione tutt’altro che convincente. Il Cagliari forse più brutto di tutto il campionato
ALLUNGO. Nonostante la prova complessiva che ha fatto storcere il naso ad osservatori e tifosi, il Cagliari ha portato a casa una vittoria fondamentale in extremis sul campo del Benevento. Alla fine dei conti, ciò che importa maggiormente data la situazione di classifica attuale. I sardi hanno allungato dal terzultimo posto, portandosi a +5: un toccasana autentico, considerando il periodo decisamente complicato a livello di risultati e squadra.
TUTTO IN POCHI MINUTI. La partita è stata inaspettatamente conquistata con un finale thrilling, quando ormai media e tifosi avevano già decretato una figuraccia senza scusanti. Le reti di Pavoletti e Barella hanno però cambiato il corso degli eventi, salvando una squadra in evidenti difficoltà tecniche e psicologiche. Va da sé che già aver evitato la sconfitta ha un suo valore, in un turno di campionato in cui alcune inseguitrici hanno perso (vedi Crotone e le due veronesi) facendo un grosso favore al Cagliari.
PREMIO ECCESSIVO? La compagine isolana aveva tirato in porta solo in un’occasione, incassando per tutta la partita la supremazia del Benevento. L’unico schema consolidato in attacco, ovvero il ricorso alle fasce per innescare bomber Pavoletti, è stato prontamente neutralizzato dai campani dopo aver reso inoffensivi Faragò e Miangue. Senza dimenticare la prestazione del portiere Cragno, autore di interventi decisivi. Per tutte queste considerazioni, la vittoria maturata nell’ultimo turno di campionato sembra davvero un premio eccessivo per questo Cagliari. Ma alla fine contano i punti conquistati e meno il modo con cui si è giunti ad acciuffarli. Un “modus operandi” che potrebbe però non bastare nel prossimo futuro quando, dopo la sosta delle nazionali, i rossoblù riprenderanno la loro marcia per salvaguardare la A.
