Leandro Castan, difensore brasiliano del Cagliari, arrivato a gennaio ma diventato in breve un punto di forza rossoblù, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport
L’AMBIENTAMENTO DI CASTAN. L’ex giocatore della Roma è arrivato in prestito secco per rilanciare la sua carriera, messa in crisi dal cavernoma che nel 2014 lo ha pesantemente frenato quando era uno dei migliori centrali della Serie A. La ripresa è stata complicata, lunga. Ma fisicamente il sudamericano sta bene, così come il suo rendimento ha mostrato grande affidabilità. Una volta entrato non è più uscito di squadra, mettendo in luce esperienza, calma ed efficacia. Quello che si dice un innesto azzeccato.
FUTURO CAGLIARITANO? Il brasiliano conosce già abbastanza la città, soggiorna in albergo perché si è detto contrario ad eccessivi stravolgimenti dato che si trova a Cagliari a titolo temporaneo. Proprio su quest’aspetto, Castan ha sottolineato che gli piacerebbe trattenersi in Sardegna… ma l’ultima parola spetta ovviamente al presidente Tommaso Giulini. A giugno il patron rossoblù dovrà decidere se aprire il portafogli con la Roma per provare ad accaparrarsi le sue prestazioni, fin qui positive. Quel che è certo è che la difesa del Cagliari ha guadagnato autorevolezza e solidità dall’arrivo dell’ex nazionale brasiliano.
ANNI DIFFICILI. “La malattia mi ha lasciato una grande voglia di superare gli ostacoli. Ricordo con emozione Davide Astori, che mi ha sempre sostenuto nella mia battaglia. Mia moglie Bruna è stata fondamentale. Credo nella Bibbia e faccio parte degli Atleti di Cristo. Ringrazio il Cagliari per questa possibilità: il presidente Giulini, il ds Giovanni Rossi, ma soprattutto Mister Diego López. Mi ha trasmesso grande fiducia, ha fatto tanto per me. Giocare per conseguire la salvezza è motivo di grande emozione: cerco solo di stare bene, farmi sempre trovare pronto per dare alla squadra il mio contributo per il nostro obiettivo”.
