
“Davide Astori è stato il primo calciatore rossoblù con cui ho parlato, quattro anni fa, prima di diventare ufficialmente presidente del Cagliari. Era di passaggio a Milano prima di partire con Marco Sau e le rispettive compagne per un viaggio in Oriente”. Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, si affida a L’Unione Sarda per raccontare le sue emozioni legate a Davide Astori, scomparso tragicamente lo scorso 4 marzo prima di Udinese-Fiorentina.
“Davide mi manifestò la volontà di lasciare il club con molta franchezza” prosegue il patron isolano che poi svela un retroscena: “Con Astori rinnovammo il contratto durante il ritiro di Sappada. Anche se era certa una sua partenza, volevamo avere più potere contrattuale visto che il precedente accordo sarebbe scaduto entro un anno. Questo suo gesto fu un segno di profonda gratitudine verso la squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio”.
La chiusura è commovente: “Dopo la stagione a Roma, Davide tornò da noi. Inizialmente, in attesa di passare al Napoli di Sarri, lavorava a parte. Successivamente, tuttavia, tornò ad allenarsi ad Aritzo. Poi arrivò la Fiorentina. Nel mio ufficio sono appese quattro maglie tra cui quella di Davide. Ogni giorno, alzando lo sguardo, non potrò fare a meno di rivolgere un pensiero ad un campione a ad un ragazzo che ci ha lasciato troppo presto. Ti vogliamo bene Davide”.
