Come riportato da Gazzetta.it, il quotidiano spagnolo Marca è uscito in edicola oggi con la notizia di 41 persone indagate nell’ambito del maxiprocesso legato a Levante-Saragozza, partita di Liga giocata nella stagione 2010-2011 e di cui gli inquirenti sospettano un caso di combine. Tra le persone sotto inchiesta c’è anche il laziale Felipe Caicedo, in quella stagione al Levante. L’attaccante però non appare nella lista dei nove giocatori che hanno incassato, ma è comunque nel registro degli indagati perché a conoscenza dei fatti
La gara in questione si è giocata il 21 maggio 2011, nell’ultima giornata di campionato. In casa del Levante già salvo arriva il Saragozza, terzultimo e bisognoso dei tre punti per restare in Liga. Proprio gli ospiti vincono 2-1, salvandosi, e in Seconda Divisione finisce il Deportivo La Coruña. Due anni dopo Javier Tebas (attualmente nella lista dei papabili alla presidenza della Lega di Serie A italiana) viene eletto presidente della Liga e grazie alla sua insistenza il caso finisce in tribunale.
L’accusa si basa sulla tesi che il Saragozza abbia versato cash quasi un milione di euro al Levante per farsi battere, con i soldi poi redistribuiti tra giocatori e dirigenti. Una delle prove principali sarebbe l’enorme differenza nelle spese dei giocatori da un’estate all’altra. Infatti, nel 2010 i giocatori del Levante avevano speso cifre altissime per portare in ferie la famiglia, mentre in quella del 2011 le spese sono improvvisamente crollate. Alcuni addirittura non spendono un solo euro in tutta l’estate, qualcuno passa da 649.000 euro del 2010 a 6.000 euro del 2011 o, come l’ex Fiorentina Munua, da 270.000 a 300 euro. Secondo gli inquirenti questa sarebbe la prova di come avessero tutti dei contanti da spendere.