A Tele Radio Stereo ha parlato ieri Aldo Firicano, ex rossoblù che con la maglia del Cagliari ha vissuto anni meravigliosi tra il 1989 e il 1996, conquistando dapprima la A (con il doppio salto di mister Ranieri dalla C1) e poi la qualificazione in Uefa nel 1993, con annesse semifinali della competizione continentale l’anno successivo.
Che piazza è Cagliari?
“Cagliari, intesa come città, è un posto fantastico, dove si sta benissimo. Dal punto di vista calcistico stiamo parlando di una realtà dove sono passati tanti bravi calciatori, il Cagliari rimane una società importante del nostro calcio”.
Che Cagliari è quello attuale?
“Sicuramente con López è un altro Cagliari, Diego conosce molto bene l’ambiente, ci ha giocato tanti anni. Stiamo parlando di una squadra che delle buone possibilità, ma è allo stesso tempo molto timida, che fa fatica in trasferta. È una formazione spinta da una terra, da tutta la Sardegna”.
La Roma invece?
“Mi aspettavo delle difficoltà con Di Francesco, ma Eusebio ha avuto un impatto importantissimo, mi ha sorpreso. La qualità della squadra era molto alta già lo scorso anno, quest’anno è ancora più convinta dei propri mezzi. Se vincesse il recupero con la Samp, avrebbe veramente delle ottime possibilità di vincere un titolo. I giallorossi hanno perso Salah, ma c’è Schick che potrebbe dare quell’imprevedibilità di cui la Roma avrebbe bisogno”.
Cosa bisogna temere del Cagliari?
“E’ una squadra imprevedibile, lo ha dimostrato anche nello scorso turno contro la Sampdoria. Il Cagliari è una formazione che è stato sempre caratterizzata da un grande orgoglio, che se la gioca a viso aperto con tutti. La Roma deve essere concentrata e pronta, perché a parità di condizione, i giallorossi hanno quel qualcosa in più”.