Nicola Murru e Marco Giampaolo. Due che conoscono bene Cagliari e il Cagliari. Ma che sabato alla Sardegna Arena vedranno i colori rossoblù da avversari, come ricorda La Nuova Sardegna.
Il tecnico di Bellinzona ora guida la Samp sesta in classifica, con 26 punti. Ha battuto la Juve prima dei due passaggi a vuoto contro Bologna e Lazio. Ma nelle stagioni 2006-2007 e 2007-2008 sedette, a singhiozzo, sulla panchina rossoblù. La sua avventura in Sardegna cominciò con una salvezza raggiunta con una giornata d’anticipo (e un campionato interrotto da due sole giornate in cui il Cagliari fu affidato a Franco Colomba, a febbraio).
Nella seconda stagione nell’isola Giampaolo non riuscì a confermare quanto di buono fatto all’esordio e venne sostituito da Nedo Sonetti, prima di essere nuovamente richiamato. Questa volta, però, ecco il celebre colpo di scena: “Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L’orgoglio e la dignità non hanno prezzo“, scrive Giampaolo, declinando l’offerta del presidente Cellino.
Per Murru, ne siamo sicuri, tornare in Sardegna sarà un colpo al cuore.”Essere qui mi fa un certo effetto” aveva detto all’amico Checco Pisano quando tornò a Cagliari per Cagliari-Verona. Sei stagioni in Sardegna, con 107 presenze dopo aver esordito a 17 anni, nel 2011, non le dimentichi con sole sette gare in blucerchiato. Murru tuttavia dovrà riuscire a non pensarci: il forfait di Strinic gli garantirà un posto da titolare sulla corsia mancina, dove troverà Faragò come avversario.
Nel 2013 La giovane Italia lo premia come miglior difensore classe ’94. L’anno seguente il terzino di Selargius per il Daily Mail è tra i migliori dieci talenti under 20 al mondo. Un curriculum di spessore, ma che ha bisogno ancora di conferme e referenze anche sul campo, che Murru cerca alla Samp. “Ho temperamento, mi piace partecipare alla fase offensiva, sogno la nazionale” dichiarò dopo essere passato in blucerchiato in cambio di Cigarini e sei milioni versati nelle casse rossoblù. Ma già allora sapeva che questo momento emotivamente complicato, prima o poi, sarebbe arrivato.
