C’è poco da girarci intorno: in attacco si dorme. Una partita che poteva essere l’occasione perfetta per riprendere confidenza con la rete si è trasformata nell’ennesima prova deludente del reparto offensivo. Mentre i tifosi, come era lecito aspettarsi, speravano in una vittoria di larga misura, l’unico gol segnato dal Cagliari è stato firmato da Daniele Dessena, un mediano che più mediano non si può.
Farias prosegue il suo periodo di astinenza con un’altra prova inconsistente. Ha mostrato la sua superiorità tecnica rispetto agli avversari ma senza incidere come avrebbe potuto e dovuto. Melchiorri non è ancora in una condizione accettabile, mentre Giannetti ha offerto l’ennesimo sterile ingresso dalla panchina. Poche anche le occasioni create, ma in questo caso parecchie responsabilità le hanno gli improbabili cross di Miangue e il poco gioco creato dai rifornitori, in particolare Cossu e Joao Pedro.
Se le due squadre avessero giocato con le stesse maglie sarebbe stato difficile capire quale delle due si trovava in Serie C. Il Cagliari è sembrato la brutta copia in cartapesta della squadra ferrea e coraggiosa vista contro l’Inter e contro l’Udinese. Saranno pure stati tanti i cambi, ma questo non giustifica una prestazione così scadente contro una squadra di due categorie inferiore, seppur organizzatissima e ben messa in campo da mister Colucci. Al momento l’attacco del Cagliari è tutto sulle spalle di Pavoletti, in attesa che per gli altri suoni finalmente la sveglia.