La stagione 1978/1979 si aprì con una mini rivoluzione. In Sardegna arrivarono Canestrari, Gattelli e Ravot mentre Copparoni venne ceduto al Torino.
Il tecnico rossoblù, Mario Tiddia, fu ribattezzato “ragioniere” per la sua propensione a far tornare i conti a fine stagione. Il Cagliari, infatti, con la teoria della vittoria in casa e pareggio in trasferta infilò ben diciannove risultati utili consecutivi.
Dopo una grande cavalcata, i sardi ottennero la promozione in Serie A arrivando secondi alle spalle dell’Udinese. In quella strepitosa annata si misero in mostra calciatori del calibro di Corti, Bellini, Casagrande e Piras.