Sognare è lecito, sempre. Ma diventa un obbligo per chi è arrivato a un passo dal realizzare i propri desideri. Convocato contro la Macedonia, Barella ha dovuto rimandare il proprio esordio in Nazionale, con l’ex ct Ventura che gli ha preferito Gagliardini e Parolo.
Ma i sogni di Nicolò Barella, voglia il dio del calcio, diventeranno realtà. E in un futuro neanche troppo lontano. Non può andare diversamente per chi, come il centrocampista rossoblù, ha esordito in maglia azzurra (quella dell’Under 15) ormai più di cinque anni fa: era il 21 febbraio 2015, Antonio Rocca selezionatore. Zoratto lo stesso anno lo chiama nell’Under 16, Tedino dodici mesi dopo nell’Under 17, come riporta oggi L’Unione Sarda.
Una marcia trionfale, che culmina con la chiamata di Vanoli in Under 18 (esordio il 19 agosto 2014) e poi con quella in Under 19 (12 agosto 2015), con cui è protagonista agli Europei di categoria in Germania, in cui gli azzurri raggiungono il secondo posto.
Nell’Under 20 di Evani colleziona sei presenze, prima di fratturarsi il polso proprio alla vigilia dei Mondiali in Corea del Sud. In questa stagione l’esordio con l’Under 21 di Gigi Di Biagio (il 1 settembre contro la Spagna) e anche la chiamata di Ventura per un assaggio di Nazionale maggiore: “Il sogno di un ragazzino che inizia a giocare a calcio”.
Ma il futuro non può che essere luminoso per un ventenne che a breve raggiungerà le 50 presenze in A (siamo a quota 43, con i primi due gol proprio in questa stagione contro Spal e Torino). Rastelli e López gli hanno affidato, entrambi, le chiavi del centrocampo rossoblù. Barella non ha deluso, divenendo una certezza nel reparto mediano del Cagliari, qualunque sia il ruolo: mezzala, esterno, regista o trequartista.
Inserimenti, scivolate, incursioni palla al piede, palloni recuperati in quantità pressoché infinite, ricordando ai tifosi rossoblù il miglior Radja Nainggolan. Sarà un caso, ma l’agente è lo stesso, Alessandro Beltrami. Ed è ora impegnato con il Cagliari a negoziare il rinnovo contrattuale del centrocampista sardo: la scadenza di quello attuale è nel 2021, ma l’assalto delle big d’Italia ed Europa (Juventus in testa) è dietro l’angolo.
