Contro il Benevento è una partita da vincere. Una di quelle da dentro o fuori. Una di quelle che, non tanto e non solo per i punti, ma quanto meno a livello di serenità ambientale, possono anche deciderti l’intero campionato.
Ecco perché contro i campani l’uomo in più può essere proprio Diego Farias. Contro la Lazio il brasiliano è stato uno dei più positivi. Ha segnato nel primo tempo, ma avendo un’unghia in fuorigioco gli è stato giustamente annullato il gol. Ha colpito una traversa terrificante nella ripresa, e sulla ribattuta aveva anche timbrato il cartellino Pavoletti, pure lui però in posizione irregolare. Ma soprattutto ha corso tanto, spaziato su tutto il fronte d’attacco con movimenti a non finire e mostrato tutto l’estro di cui dispone.
Il numero 17 del Cagliari, dicevamo, con questo tipo di partite ha già dimostrato di saperci fare: Cagliari-Sassuolo 4-3 vi ricorda qualcosa? Oggi, contro le Streghe del Benevento, “il mago” ha la possibilità di portare il Cagliari fuori dalla crisi, ma anche di risolvere un problema personale con il gol (il record negativo di 733 minuti di astinenza dovrebbe essere abbastanza). Potrebbe partire titolare nel 3-5-2 in coppia con Sau, formare un tridente nel 3-4-2-1 con il sardo e Pavoletti; oppure partire dalla panchina, per scaldare i motori e poi, come spesso ha fatto nelle scorse stagioni, risultare decisivo entrando a partita in corso.
Ma questo importa poco. Meno “bla, bla, bla”, come da esultanza. Per Farias e per il Cagliari è il momento dei fatti. E dei gol.