Evidentemente non si sono lasciati bene il Cagliari e Borriello. E, evidentemente, qualche strascico c’è ancora.
Dopo l’addio (“Non sento più il fuoco dentro”) e la partenza per Ferrara, e dopo anche il battibecco con il presidente Giulini (“Addio di Borriello? Questione di soldi”), ecco che le due strade, quella del rossoblù e quella del bomber napoletano si rincontrano a Ferrara, per Spal – Cagliari. L’aria però è molto tesa e oltre al visibile trattamento riservato in campo all’ex numero 22 da molti giocatori rossoblù (la randellata di Joao Pedro, punita col giallo, è stato l’esempio più lampante), il clima di tensione e astio si sarebbe percepito già prima dell’inizio del match.
Secondo quanto riportano infatti il Corriere dello Sport e L’Unione Sarda, nel classico rito della stretta di mano a squadre schierate, a pochi istanti dal fischio d’inizio, alcuni rossoblù (quattro o sei) avrebbero volutamente evitato il saluto con l’attaccante della Spal.
Una prova di orgoglio e appartenenza verso i colori, tensioni e dissapori ancora vivi o semplice disattenzione? Il campo, poi, ha parlato chiaro.