Lo stemma di una squadra è quello che crea appartenenza: i tifosi se ne appropriano, e lo riconoscono come segno distintivo della propria fede.
Il Cagliari lo ha cambiato diverse volte negli anni: cinque per l’esattezza, col primo che rimase in vita fino al 1970/71:
Da quella stagione in poi ci fu una variazione, con i quattro mori messi più in evidenza:
Le uniche squadre a portare costantemente un simbolo cucito sul petto prima degli anni ’80 si contavano sulle dita di una mano. Tra queste vi è certamente la squadra rossoblù, che fin dagli esordi ha sempre messo orgogliosamente in bella mostra la bandiera della Sardegna. Questo simbolo è rimasto invariato fino al 1993/94, quando fu poi sostituito da uno stemma più elaborato. In evidenza anche un nastro tricolore per celebrare lo storico scudetto:
Tutto questo fino al 1995/96 quando, per la prima volta nella storia della società, compare uno stemma ovale:
Dopo qualche anno, questo stemma subì poi una leggera modifica con l’inserimento di una cornice di alloro:
Così rimase fino all’avvento dell’era Giulini, quando nella stagione 2014/15 ritornò lo scudo che tutti oggi conoscono, con i quattro mori rivolti verso destra: