È il 23 ottobre del 1988 e allo stadio Acquedotto di Sassari va in scena il derby tra i padroni di casa della Torres ed il Cagliari di Claudio Ranieri.
La partita è come sempre molto sentita e molto attesa, specie per le tifoserie da sempre acerrime nemiche. Ma l’allenatore romano ha iniziato un grande percorso con la sua Ferrari e ne vuole dimostrare il suo valore ovunque.
Da una parte c’è la stella di Gianfranco Zola che viene preso in consegna da Ivo Pulga, dall’altra un portentoso duo d’attacco composto da Guglielmo Coppola e Giampietro Piovani. Proprio quest’ultimo al 4′ riceve palla sulla filo del fuorigioco dal suo compagno d’attacco e di destro fulmina il portiere Pinna.
Impietriti di fronte all’esultanza dei cagliaritani, i tifosi di casa pensano bene di prendersela con un guardalinee, reo di non aver segnalato la posizione irregolare della punta cagliaritana, e scagliano in sua direzione un oggetto (probabilmente una mela) che lo colpisce alla testa.
Un gesto vile e pessimo, ma che non compromette la prosecuzione dell’incontro: dopo qualche minuto di stordimento, infatti, il guardalinee riesce a riprendere la sua attività.
I padroni di casa non ci stanno allo svantaggio ed abbozzano una reazione: meravigliosa la conclusione di Zola a metà del primo tempo che costringe Jelpo ad una miracolosa deviazione in angolo. Il Cagliari potrebbe agire di rimessa, ma non sfrutta i tanti spazi concessi dagli avversari.
Nella ripresa la Torres protesta in maniera veemente con il direttore di gara per la mancata concessione di due penalty, causa altrettanti presunti falli di Festa su Ennas, colpisce pure un palo con Di Rosa, e quando il Cagliari Inizia a gustare il dolce sapore della vittoria arriva la beffa al 91′ con lo stesso Di Rosa che corregge in rete un corner proveniente dalla destra.
La partita termina in parità con buona pace di tutti e mentre il Cagliari al termine della stagione volerà in serie B, i sassaresi dovranno accontentarsi di un modesto posto di centro-classifica.