
È l’uomo di fiducia di mister Rastelli. Il mastino napoletano tutto cuore e grinta. E, da questa stagione, il difensore che più di ogni altro è certo della riconferma nel reparto arretrato. Titolare inamovibile, come centrale più che come terzino, Fabio Pisacane è anche uomo squadra, come testimoniano le parole riportate dal quotidiano L’Unione Sarda.
Il rinnovo contrattuale fino al 2019 lo rende più tranquillo, ma comunque sente la responsabilità di confermarsi:: “Il peso è lo stesso di tutti gli anni, sono un lavoratore abituato a lavorare giorno dopo giorno. L’esperienza insegna che lavorando si migliora e che alla fine i risultati non possono che arrivare“.
Sul suo ruolo in squadra Pisacane si sente trascinatore, ma non leader: “Leader lo siamo tutti. È il gruppo che fa la differenza. C’è Cossu, un simbolo del Cagliari, tanto che ce ne vorrebbero tre o quattro, ma anche Dessena, Sau, Joao Pedro, Farias, Borriello. Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile”. Parole, paradossalmente, proprio da leader.
Infine una riflessione anche sulla sconfitta contro l’Olbia di sabato pomeriggio: “È calcio di luglio, il risultato conta poco. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, fraseggiando e mostrando la nostra identità di gioco. Abbiamo peccato negli ultimi metri, in effetti le gambe erano pesanti e i carichi della preparazione si sono fatti sentire. Pure io al 45′ avevo già i crampi e sono dovuto uscire. Ma nelle partite importanti non accadrà: nel match di Coppa Italia del 12 agosto ci faremo trovare pronti“.
