Sedici anni di Cagliari te li porti dentro. La maglia rossoblù ti rimane cucita addosso quando ci hai giocato oltre cento volte, da sardo, mostrando orgoglioso i quattro mori sul petto. Ecco perché non poteva essere facile, per Nicola Murru lasciare il suo Cagliari per una nuova avventura.
Passato alla Sampdoria a titolo definitivo a fine giugno, per una cifra vicina ai 7 milioni di euro, il terzino di Selargius si sta ora ambientando in Liguria e, al Secolo XIX, rilascia le sue prime parole da blucerchiato: “Per me è tutto nuovo qui nella Sampdoria come peraltro sarebbe stato tutto nuovo anche da un’altra parte. L’inserimento però mi sembra positivo, devo ringraziare molto i “veterani” che in questo mio primo periodo da sampdoriano mi hanno assistito, facendomi da guida. Mi riferisco a Quagliarella, Silvestre e Barreto. Certamente sto vivendo delle sensazioni particolari, lasciare la Sardegna è stato emotivamente forte. Anche se sapevo che prima o poi sarebbe potuto accadere“.
Uno sguardo al futuro in blucerchiato e uno al passato, quando quei colori li ammirava da avversario: “Cercherò di conquistarmi i miei spazi con umiltà e spirito di sacrificio. So benissimo che il Ferraris è uno stadio caldo, dove si sente la pressione. Ma caratterialmente sono uno che riesce a restare freddo, a non lasciarsi coinvolgere dall’emotività. Ricordi con la Samp? Sono state quasi tutte partite combattute, con tanti gol. E che molto spesso ha vinto il Cagliari. E ricordo i miei duelli con De Silvestri…. Belli belli… su e giù senza mai fermarsi“.