È un bel ritratto quello del neo direttore sportivo del Cagliari, Giovanni Rossi, descritto oggi sulle colonne de La Nuova Sardegna. Il ds reputa molto importante la conclusione dei lavori della Sardegna Arena, un fortino, secondo lui, che potrà fruttare ai rossoblù dai 6 agli 8 punti in più in classifica. «L’impianto testimonia gli sforzi della società», spiega Rossi, «l’esempio della Juventus è sotto gli occhi di tutti: con lo stadio di proprietà costruisci una tana che deve dare punti e soddisfazioni alla città e alla tifoseria. Il cronoprogramma non ha subito ritardi, ce la faremo».
Il direttore fa poi il punto sul mercato di quest’anno. «Rispetto alla scorsa stagione la filosofia societaria è cambiata», prosegue, «la squadra aveva appena vinto il campionato di Serie B e c’era da allestire una rosa competitiva per il massimo campionato. Ora invece si ragiona con tempistiche diverse, senza fretta».
Gli obiettivi. «Intanto c’è da rimpiazzare Bruno Alves: cerchiamo un italiano esperto o uno straniero che abbia già giocato in Serie A, così da ridurre i tempi di ambientamento. Andreolli? Ha il giusto identikit, ma pensiamo anche a svincolati come Ranocchia, Zucanovic, Paletta, Antei e Goldaniga».
Capitolo Cassano. Giovanni Rossi smorza poi, in modo elegante, l’idea Cassano. «Abbiamo un reparto offensivo che non va aggiornato, visti anche i numeri della scorsa stagione. Cassano è certamente un campione, ma noi siamo a posto così».
Le richieste per Barella? «Nicolò è la miglior mezzala del ’97 titolare in A», dice Rossi, «lo teniamo per il suo bene e per quello della società».